«Un miliardo di commesse per i cantieri genovesi, così rilanciamo il porto industriale»
Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini: “Con il sindaco ora c’è dialogo”
di Simone Gallotti
Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini con il sindaco di Genova, Marco Bucci
«Un miliardo di commesse». Mauro Vianello scandisce nettamente la cifra: «Forse persino qualcosa di più». Il presidente di Ente Bacini, vecchia volpe di porto e politica, vuole sottolineare che il comparto industriale del porto di Genova è in piena salute: «E queste due commesse lo dimostrano. Si tratta di nuove costruzioni, navi importanti e complesse. È un segnale decisivo, significa che aumenterà il lavoro e Genova stringerà ulteriori rapporti anche con nuovi armatori internazionali». Un’unità da quasi 300 milioni di euro sarà realizzata per la Marina italiana, mentre il peso più forte arriverà da un contratto che è in via di finalizzazione per una nuova unità da crociera di lusso, il mercato che tirerà il settore nei prossimi anni. Così tutto l’indotto genovese sarà coinvolto nella commessa.
«Il 2022 è stato un anno estremamente positivo: abbiamo portato i ricavi a 13 milioni, con un aumento del 10% rispetto all’anno scorso. Questi risultati non sono legati solo all’aumento delle tariffe, ma all’ottimizzazione di tutte le risorse» spiega Vianello. Poi c’è la parte degli investimenti: «Abbiamo 30 milioni che possono salire sino a 40, per potenziare i bacini, consolidarli e creare nuove aree di piazzale. Lo facciamo anche grazie all’impegno dell’Authority portuale guidata da Paolo Signorini. Poi con il cold ironing siamo già avanti: le navi in bacino non utilizzano i motori durante la sosta, ma sfruttano l’elettricità fornita dalla banchina». Per il numero uno di Ente Bacini è però solo il primo passo: «Stiamo predisponendo un piano per elettrificare tutti i nostri mezzi operativi e obbligheremo chi opera nelle nostre aree a utilizzare quelli non inquinanti. Significa che Ente Bacini presto sarà a impatto zero sull’ambiente. E voglio sperare che anche gli operatori privati ci seguiranno ».
Politica e porto
Il conflitto con il sindaco di Genova, Marco Bucci, sembra ormai superato. L’ultimo scontro è avvenuto sulla passeggiata pedonale di collegamento tra la Fiera e il Porto Antico: «Con il sindaco adesso è tutto chiarito: alla messa di Natale organizzata da noi, ha pure indossato il cappellino di Ente Bacini...Seriamente: c’è dialogo, ci parliamo perché entrambi vogliamo risolvere i problemi e nessuno dei due vuole penalizzare l’occupazione. Qui ci sono in ballo 3 mila posti di lavoro. Insieme troveremo una soluzione». Il destino del Pd, invece, lo vive «da semplice osservatore della politica: sono sempre stato di sinistra e sempre lo sarò. Ma non sono mica iscritto al partito...». Vianello risponde duro quando gli chiediamo se ha intenzione di ributtarsi nell’arena come sembra voler fare l’ex grande vecchio Claudio Burlando: «I grandi vecchi non so chi siano. Certo se il Pd è ridotto così, qualche responsabilità ce l’hanno anche loro». E sulla riforma dei porti non ha dubbi: «Sono convinto che il viceministro Rixi farà bene. La linea è quella di dare vita a un ente che salvaguardi il ruolo pubblico. Pentito dell’endorsement? Per niente. E ricordo che io l’ho fatto prima del voto...».
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