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Ports of Genoa, il riferimento per l’80% delle industrie manifatturiere del Nord Italia

I numeri del sistema portuale Genova-Savona-Vado Ligure. I Ports of Genoa sono oggi la prima stazione appaltante del Paese, per un valore di aggiudicazioni che sta sfiorando i 3 miliardi di euro,

4 minuti di lettura

Paolo Emilio Signorini, presidente dell'AdSP di Genova/Savona

 

Nel 2016 il Governo ha rinnovato la governance del sistema portuale italiano, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza ed aumentare la capacità di creare occupazione e sviluppo economico, favorendo la cooperazione tra porti vicini e la semplificazione delle procedure. Il coordinamento dei porti nazionali è stato attribuito a quindici Autorità di Sistema Portuale, guidate da un presidente.

L’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE

All’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stata attribuita la gestione coordinata dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure che, insieme, rappresentano il più importante polo portuale italiano, capolinea nel Mediterraneo del corridoio-Rhine Alpine: la porta di accesso da Sud all’Europa. Paolo Emilio Signorini è stato nominato Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale il 2 dicembre 2016 e riconfermato per un secondo mandato con il decreto n.601 il 29 dicembre 2020. Il 16 aprile 2021, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stato nominato Commissario Straordinario per la realizzazione della Nuova Diga Foranea di Genova e gestore governativo della Funivia Savona - San Giuseppe di Cairo.

IL BRAND “PORTS OF GENOA”

Dal 2017 AdSP ha adottato il brand Ports of Genoa che rimarca la vocazione internazionale dei porti del sistema del Mar Ligure Occidentale e che oggi identifica e promuove il proprio cluster marittimo, una realtà industriale attiva e competitiva, composta da oltre 1.100 concessionari, decine di migliaia di lavoratori, fornitori e utenti.

DATI PRINCIPALI:

Traffici 2022
Traffico complessivo: 66,2 mln tons

Traffico container: 2,80 mln TEU

Traffico passeggeri: 4,2 mln pax

Punti chiave

Porto di riferimento per l’80% delle industrie manifatturiere del Nord Italia*

33% del traffico container gateway nazionale

1° porto container gateway in Italia

6° porto container gateway in Europa

Una rete di collegamenti di linea con tutto il mondo con più di 150 servizi regolari di navigazione oceanica, di cortoraggio, feeder e ro/ro: i Ports of Genoa sono collegati a oltre 500 porti mondiali

2° porto per le crociere in Italia (2 milioni di passeggeri pre-covid)

*Studio SRM

Occupazione**
Diretta: 31.000 addetti

Indiretta: 77.000 addetti

Indotta in Italia: 122.000 addetti

* * Studio «L’impatto economico e sociale dei porti della Liguria Occidentale» - Prometeia per AdSP del Mar Ligure Occidentale, 2020

Economia

Contributo al PIL italiano: 10 Miliardi €

IVA riscossa sull’importazione 3,7 Miliardi € (33% del totale nazionale porti)

Oltre 1.100 concessionari demaniali

Chi ha scelto i Ports of Genoa

Le 3 maggiori Alleanze e i principali operatori dello shipping (Maersk, MSC, Cosco, CMA CGM, Evergreen, Hyundai Merchant Marine, Hapag-Lloyd, Ocean Network Express, Yang Ming) offrono servizi regolari dai Porti di Genova e Savona-Vado.

I maggiori gruppi terminalistici italiani (Spinelli, Messina, Gavio, Grimaldi, Campostano) e internazionali (Port of Singapore Authority, APM, MSC, Steinweg, Costa Cruises-Carnival Group) e grandi compagnie petrolifere (ENI, ESSO)

I maggiori gruppi nazionali del settore della costruzioni navali (Fincantieri, Mariotti), delle riparazioni navali (San Giorgio del Porto) e grandi Yacht (Amico)

Fondi di investimento globali di private equity e infrastrutture: Infracapital, Infravia, iCon Infrastructure.

IL PNRR E I PORTI

Il sistema portuale è uno dei pilastri strategici dell’economia italiana. Per questo sono stati previsti 9,2 miliardi di euro nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per interventi in 47 porti localizzati in 14 regioni. Il 46,9% degli investimenti va ai porti del Mezzogiorno, il 37,7% a quelli del Nord e il restante 15,4% a quelli del Centro Italia. Come emerso nel dibattito pubblico e mediatico delle ultime settimane, molti di questi fondi (specialmente quelli destinati al sud) rischiano di essere non utilizzati.

PORTS OF GENOA (R)EVOLUTION: 3 MILIARDI DI INVESTIMENTI PER UNA TRASFORMAZIONE EPOCALE PER LA PORTUALITÀ ITALIANA

Grazie al Programma straordinario di investimenti del così detto “Decreto Genova” (Legge 130/2019) stanziati dal Governo all’indomani del crollo del ponte Morandi nel 2019, ai fondi del PNRR e a quelli messi in campo da altre Istituzioni e dalla stessa AdSP, i Ports of Genoa sono oggi la prima stazione appaltante del Paese, per un valore di aggiudicazioni che sta sfiorando i 3 miliardi di euro, e sono alla guida di una trasformazione epocale che proietta il porto di Genova nei prossimi 20 anni.
Gli investimenti riguardano l’accessibilità, la sostenibilità e la sinergia con la città per incrementare il livello di traffici e l’abbattimento delle emissioni: in sintesi, un piano che punta alla crescita sostenibile. Un programma di interventi tra i più grandi mai visti per la portualità italiana, con opere all’avanguardia e di forte impatto per il futuro della competitività del sistema Italia come la Nuova Diga di Genova di cui inizieranno i lavori il 4 maggio.

I numeri di Ports of Genoa (R)Evolution:

40 le opere principali;

45 i cantieri, tutti in pieno svolgimento e alcuni conclusi;

38 mila i lavoratori occupati*

2,1 miliardi di euro di valore aggiunto*

* Studio «L’impatto economico e sociale dei porti della Liguria Occidentale» - Prometeia per AdSP del Mar Ligure Occidentale, 2020

LA NUOVA DIGA FORANEA DI GENOVA

In un momento in cui molti progetti non prendono il via – mettendo a rischio l’erogazione stessa dei fondi europei la Nuova diga di Genova è la prima grande opera di valenza strategica che si realizza in Italia con i fondi del PNRR e grazie al lavoro sinergico dell’Autorità di Sistema Portuale, delle Istituzioni territoriali e del Governo nazionale. Il 4 maggio sarà avviata.

La nuova diga foranea sarà il fulcro della rivoluzione che renderà i Ports of Genoa portavoce del Made in Italy in Europa e nel Mondo come eccellenza assoluta per lungimiranza, progettazione ed esecuzione. Una rivoluzione green, perché figlia anche di lunghi e approfonditi studi preparatori anche e soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale. Una rivoluzione per il Paese, la Liguria e Genova, che già dall’esecuzione della nuova diga assumerà una fisionomia diversa, più ampia e moderna e capace di competere alla pari con i porti più grandi di Europa. Solo la fase 1 della Diga - quella che prenderà il via il 4 maggio - prevede l’impiego di 950 milioni, di cui 600 del PNRR, 100 milioni dalle Amministrazioni Regionale e territoriali, 250 a valere sulle risorse dell’AdSP tramite sottoscrizione di un mutuo con la BEI.

LE GRANDI CAPACITÀ DELLA DIGA E LA TRASFORMAZIONE DI GENOVA

La Diga foranea farà crescere il porto di Genova, la città di Genova, la Regione Liguria e il Paese intero.

I numeri della diga:

- 6.3 km lo sviluppo longitudinale complessivo della nuova diga foranea;

- accesso e manovre in sicurezza anche per le grandi navi portacontainer fino a 450 metri di lunghezza e navi da crociera “World-class” che potranno facilmente attraccare grazie alla nuova diga;

- migliore separazione dei traffici commerciali dal traffico passeggeri (crociere e traghetti) e diporto grazie ai 2 ingessi dedicati.

- la nuova diga foranea poggerà su fondali profondi fino a 50 metri;

- per il basamento si utilizzeranno circa 7.000.000 di tonnellate di materiale roccioso, su cui verrà posizionata una struttura composta da circa 100 cassoni cellulari prefabbricati di cemento armato alti 33 metri, larghi fino a 35 e lunghi circa 67;

- per il riempimento dei cassoni saranno utilizzati anche, fra gli altri materiali di risulta, quelli provenienti dalla demolizione della diga esistente: 2200 metri nella prima fase, 1665 metri nella seconda fase;

- il nuovo cerchio di evoluzione (per le manovre delle navi) nel canale di calma del porto commerciale di Sampierdarena passa da 200 a 800 metri

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