Navi da crociera e smog, “controlli fatti, è tutto ok”
Quali azioni gli enti stiano mettendo in atto contro le emissioni delle navi: la richiesta, sollecitata dall’associazione Spezia Via dal Carbone lo scorso 14 ottobre, ha trovato nei giorni scorsi risposta
di Laura Ivani
Una nave da crociera nel porto della Spezia (Pistelli)
La Spezia – Quali azioni gli enti stiano mettendo in atto contro le emissioni delle navi: la richiesta, sollecitata dall’associazione Spezia Via dal Carbone lo scorso 14 ottobre, ha trovato nei giorni scorsi risposta.
Comune della Spezia, Arpal, Asl5, Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto hanno inviato un documento congiunto di dodici pagine, ciascuno per la sua parte, per replicare alle richieste degli ambientalisti.
Spezia Via dal Carbone già lo scorso maggio aveva presentato un esposto sui fumi delle navi da crociera. E sostiene l’esposto presentato alla Procura dalla Rete Ambiente Turismo. Tra le richieste dell'associazione la trasparenza nei risultati dei controlli alle navi effettuati dalla Capitaneria.
Nel 2022, la risposta, sono stati effettuate 24 ispezioni sul tenore di zolfo del combustibile, nove campionamenti e analisi del combustibile di cui sei su navi da crociera, 11 ispezioni Port State Control, 25 ispezioni di cui otto a bordo di unità da crociera per verifiche sull’inquinamento atmosferico: “Gli esiti dei controlli non hanno fatto emergere non conformità» risponde la Capitaneria, che annuncia che a breve saranno inseriti i dati relativi ai controlli sul proprio sito istituzionale anche se «la normativa vigente non lo impone”.
La Capitaneria ricorda poi tutti gli accordi e le azioni migliorative intraprese insieme agli enti competenti, ad esempio sull’utilizzo di un carburante meno impattante all’ingresso e all’uscita dal porto.
All’Arpal veniva chiesto conto del rapporto sulla qualità dell’aria, dove ci si riferiva alla rilevazione dei biossidi di azoto nella centralina di Via San Cipriano durante le chiusure forzate “per effetto dell’impatto delle navi da crociera”, ferme su Molo Garibaldi.
L’agenzia regionale chiarisce che "gli effetti del lockdown alla Spezia erano all’interno della nota protocollo 28340 del 20 ottobre 2020 indirizzata a Comune, Provincia, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto e Asl 5. Il report di agosto 2020 a cui si fa riferimento nell’esposto è caratterizzato da un respiro regionale, pubblicato sul sito Arpal. La competenza relativa all'aggiornamento e alla tenuta dell’inventario delle emissioni è in capo a Regione Liguria, che sta perfezionando l'incarico per un ulteriore aggiornamento che comporterà il ricalcolo delle stime per le annualità già presenti con i nuovi fattori di emissione e l'aggiunta delle stime per l’anno 2021. Nell’articolata risposta dell’Autorità di Sistema Portuale viene fornito un quadro di tutti gli interventi già attuati e programmati dall’ente anche grazie ai fondi del Piano nazionale di Ripresa e resilienza. Tra le azioni il protocollo d’intesa Blue Flag, il cold ironing delle banchine crocieristiche e commerciali entro il 2025, un sistema di captazione fumi su cui è in corso un’indagine di mercato e che sarà a disposizione di Spezia e di Carrara a 8 mesi dall’ordine, l’utilizzo sperimentale di droni per un progetto che «presenteremo a novembre e che prevede l’utilizzo di droni equipaggiati di sensori capaci di trasmettere dati sulla composizione chimica dei fumi emessi dalle navi. Un progetto profondamente innovativo”.
L’ente di Via del Molo rimarca la disponibilità “al dialogo e a ricercare ulteriori soluzioni condivise”: per quel che riguarda le azioni compiute da Asl5 invece l’azienda sanitaria rimarca che la nota fornita da Arpal lo scorso maggio è stata approfondita e “sebbene venga sottolineato che l’attuale riferimento normativo per la qualità dell’aria rimane il decreto legislativo 155 del 2010 e che tutti i limiti dei diversi parametri rilevati siano stati rispettati sia nel 2021 che nei dati parziali del 2022, tutte le note di Arpal avevano evidenziato un impatto delle attività in oggetto a partire dal 2016, soprattutto per quanto attiene i valori di ossidi di azoto e in misura minore, di ossidi di zolfo. Sono state approfondite le nuove linee guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria relativamente a Pm 2.5, Pm0, NO2, O3, SO2 e Co emesse a settembre 2021. Tali linee guida indicano valori limite inferiori a quelli della normativa vigente, in particolare per SO2, Pm2.5 e NO2. L’elaborazione delle nuove linee guida si è basata su una rigorosa revisione delle evidenze scientifiche, sia sugli effetti delle esposizioni a lungo termine. Tra gli esiti sanitari considerati: mortalità per tutte le cause, mortalità per malattie cardio-e cerebro-vascolari, malattie respiratorie e tumori del polmone, sia sugli effetti delle esposizioni a breve termine. Evidente che, pur non essendo state ancora recepite, le linee guida dell’Oms saranno considerate nella valutazione sanitaria della problematica. Il primo step della valutazione degli aspetti sanitari è richiedere ad Arpal indicatori sintetici relativi al dato parziale 2022. Questo passaggio è preliminare alla pianificazione di ogni eventuale studio epidemiologico”.
Infine il Comune della Spezia, che ha recentemente istituito un tavolo con gli altri enti coinvolti: “Il tavolo tecnico istituzionale, a fronte dei picchi orari con valori elevati ma sempre al di sotto di 200 milligrammi per metro cubo, ha ritenuto di approfondire le linee guida dell’Oms per la valutazione di rischio sanitario a cura di Asl5, da condursi avvalendosi dei dati Arpal. Non si riscontrano in capo alla Polizia Locale specifiche competenze riguardo a controllo e applicazione di sanzioni per lo stazionamento delle navi da crociera, competenza della Capitaneria”.
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