Alimentazione a idrogeno, anche Toyota sale a bordo
Già in precedenza il “fuel cell system” di Toyota - che era stato per la prima volta presentato per il Toyota Mirai, il primo veicolo al mondo alimentato a idrogeno - ha dimostrato e affermato il suo valore nel panorama automobilistico

Genova - Toyota ed Energy Observer si uniscono per mettere a punto un sistema di alimentazione “pulito”, destinato alle unità marittime. Toyota, multinazionale giapponese specializzata nella produzione automobilistica, è partner ufficiale - e sostenitore dell’innovativo progetto fin dall’inizio - di Energy Observer, la prima imbarcazione al mondo alimentata a idrogeno. L’imbarcazione è salpata nel giugno 2017 dal porto francese di Saint Malo. Energy Observer utilizza un mix di energie rinnovabili e un sistema on-board che produce idrogeno carbon-free impiegando l’acqua del mare. Gli operatori della nave si sono imbarcati con il preciso obiettivo di incontrare persone in 50 diversi paesi e 101 porti nel corso del loro viaggio. Il messaggio che la Energy Observer vuole portare nel mondo è chiaro: non solo è possibile lavorare per un pianeta più pulito, ma le innovazioni in questo ambito possono anche aprire le porte ad una nuova espansione economica. L’attività degli operatori, quindi, vuole dimostrare e condividere soluzioni potenziali per mettere a punto una transizione ecologica e, allo stesso tempo, sostenere i network energetici del domani, incoraggiando i fornitori a rendere le reti più efficienti e applicabili su larga scala.
Già in precedenza il “fuel cell system” di Toyota - che era stato per la prima volta presentato per il Toyota Mirai, il primo veicolo al mondo alimentato a idrogeno - ha dimostrato e affermato il suo valore nel panorama automobilistico. L’azienda ha creduto e crede fermamente nel progetto e, sulle ali del successo ottenuto, ha continuato la sua attività di ricerca per esplorare le possibilità di utilizzo del sistema anche su altri mezzi di trasporto, quali ad esempio i camion e i bus. La vision di Toyota consiste nello sviluppare una “società a idrogeno”. La sfida parte proprio dall’obiettivo di “stabilire una società futura in armonia con la natura” come affermato nel documento “Environmental Challenge 2050”. L’azienda è stata capace, a questo proposito, di allinearsi con le missioni e le attività dell’Energy Observer. Partendo da una base comune, i due soggetti hanno lavorato fianco a fianco per la realizzazione di un modello di alimentazione ad idrogeno che potesse essere adattato alle applicazioni marittime. Il progetto è stato elaborato dal Toyota Technical Center Europe in soli sette mesi. Ha richiesto una riprogettazione del sistema, seguita dalla costruzione e dall’installazione del cosiddetto “compact fuel cell module”. In un primo momento sono stati utilizzati i componenti già introdotti nel Toyota Mirai, adattati ad un format compatibile alle applicazioni marittime. Il progetto ha dimostrato con successo l’adattabilità della tecnologia messa a punto da Toyota ad una varietà di diverse applicazioni, incluse quelle che non riguardano strettamente i veicoli su terra.
"Siamo molto orgogliosi di utilizzare il Toyota Fuel Cell System per i nostri passaggi oceanici e di poterlo mettere alla prova – ha dichiarato Victorien Erussard, fondatore e comandante della Energy Observer - Dopo tre anni e quasi 20mila miglia nautiche effettuate per mettere a punto lo sviluppo del nostro modello, il sistema di fornitura elettrica di Energy Observer adesso è davvero molto affidabile e non vediamo l’ora di compiere il prossimo passo del nostro progetto, per raggiungere un obiettivo comune. Il Toyota Fuel Cell System è il componente perfetto in questa fase: viene prodotto industrialmente, è efficiente e sicuro allo stesso tempo. Nel mio ruolo di ambasciatore dei “Sustainable Development Goals dell’Onu”, confermo che la nostra mission consiste proprio nel promuovere soluzioni energetiche pulite. Per questo condividiamo la vision di Toyota per la realizzazione di una società a idrogeno, ed è in questa direzione che stiamo convogliando le nostre energie".
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