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«Carige può farcela da sola» / INTERVISTA

Genova - «Se si supera questo momento, la nostra percezione è che la banca possa riacquistare capacità di stare sul mercato, anche se sarà probabilmente destinata a qualche forma di aggregazione»: lo afferma il presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), Salvatore Maccarone

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Genova - «Se si supera questo momento, la nostra percezione è che la banca possa riacquistare capacità di stare sul mercato, anche se sarà probabilmente destinata a qualche forma di aggregazione»: lo afferma il presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), Salvatore Maccarone, secondo cui «la decisione di Carige rispecchia un evidente spirito di solidarietà e di responsabilità del settore bancario. Il Consiglio dello Schema Volontario ha deliberato sulla sottoscrizione di prestito subordinato da 320 milioni, quale strumento temporaneo di passaggio in funzione di un aumento di capitale più strutturato da realizzare in primavera». Adesso, spiega Maccarone, «dobbiamo finalizzare la disciplina dell’intervento. Il consiglio farà una proposta, ma l’ultima parola spetta all’assemblea delle banche a fine mese, il 30 novembre». Sui vincoli di statuto, «confido che li supereremo». A livello generale le banche italiane «sono in condizioni migliori rispetto a qualche anno fa», ma «il procedere dello spread oltre i 300 punti incide sul patrimonio», rileva Maccarone. «La pericolosità dello spread dipende dallo stato di salute delle banche», ma «lo spread danneggia tutti, e se dovesse restare così alto le banche non potranno che soffrirne». Inoltre «il maggior onere degli interessi derivante da uno spread elevato potrebbe finire per condizionare i volumi del credito all’economia e gli effetti espansivi desiderati. Lo spread deve diminuire per non impedire all’economia di rialzare la testa».

LEGGI L’ARTICOLO SUL SECOLO XIX (A PAGINA 7)

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