La tegola della Cassazione sui porti italiani: "Presidente assolto? Paghi le spese legali"
Il caso nasce dal ricorso di Novi per Genova. L'avvocatura non gli riconobbe 800 mila euro
Alberto Quarati
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Genova - La riforma dei porti (e ancor più il Pnrr) chiede ai presidenti delle Autorità di sistema un profilo manageriale: avanti sempre con lavori e attività amministrativa, anche col rischio (realistico) di finire tra le secche della giustizia, perché «chi non fa, non sbaglia» per usare la sintesi che Paolo Emilio Signorini, presidente dei porti di Genova e Savona, ha utilizzato per commentare una recente sentenza a sfavore dell’Authority sulla diga foranea.
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