La struttura di Bucci studia il nuovo porto: riempimenti a Pra’, rivoluzione a Multedo
Sul tavolo dell’Autorità portuale di Genova c’è una proposta che ridisegna i terminal genovesi e che porterebbe a Pra’ uno dei maggiori terminal container del Mediterraneo Occidentale. È previsto un riempimento a mare che farebbe crescere l’attuale banchina dell’80%

Il terminal Psa di Pra' (fornetti)
Genova – Sul tavolo dell’Autorità portuale di Genova c’è una proposta che ridisegna i terminal genovesi e che porterebbe a Pra’ uno dei maggiori terminal container del Mediterraneo Occidentale.
È previsto un riempimento a mare che farebbe crescere l’attuale banchina dell’80%, da 500 a 900 mila metri quadri circa. L’autore del progetto non è Palazzo San Giorgio, titolare dell’area, né la cordata di imprese guidata dalla romana Progetti Europa & Global, che ha vinto la gara per redigere il nuovo piano regolatore portuale.
L’autore è la struttura commissariale per la Ricostruzione del ponte Morandi, da sempre guidata, nelle vesti di commissario, dal sindaco di Genova, Marco Bucci. Ed è subito polemica: "È una proposta inqualificabile” che, “schiacciando la spiaggia di Voltri in una morsa mortale”, porterà “navi petroliere davanti alle abitazioni e alle ville di Pegli Lido”. La bocciatura arriva da Guido Barbazza, ingegnere eletto con il centrodestra alle ultime Comunali come presidente del Municipio di Ponente (i quartieri di Pegli, Pra’ e Voltri). Con il sindaco, che lo ha voluto nella sua squadra, Barbazza condivide la carriera di manager e la schiettezza del carattere.
A quanto pare, non condivide le idee sul futuro di una larga fetta di città: “Sono soltanto idee preliminari, non inserite in alcun percorso amministrativo”, dichiaravano ieri pomeriggio gli uffici comunali quando la polemica era deflagrata dopo le bozze pubblicate su Shippingitaly. Sono idee preliminari che il commissario Bucci e il presidente dell’Autorità portuale di Genova e Savona, Paolo Emilio Signorini, stanno discutendo: “Importanti indicazioni”, dice una nota della stessa Autorità portuale, “che valuteremo nell’ambito degli approfondimenti tecnici avviati e del confronto con i diversi stakeholder del sistema”. Anche Edoardo Rixi, viceministro leghista dei Trasporti, fa sentire la sua voce: “Le grandi opere sono necessarie, ma nel rispetto dei bisogni della cittadinanza”.
IL PROGETTO
Il riempimento, a ponente dell’attuale terminal Psa, sarebbe destinato ai container. A Sud del bacino di Pra’, su una nuova diga, troverebbero collocazione gli approdi del porto petroli smantellato in un’altra area del porto, a Multedo, per fare posto a una parte dei cantieri delle riparazioni navali a loro volta sfrattati dal Levante cittadino dove sta sorgendo il nuovo quartiere del Waterfront concepito dall’architetto Renzo Piano. A Sampierdarena, la bozza progettuale del commissario prevede di riempire le Calate Concenter e Giaccone, che però sono vincolate dalla Soprintendenza perché di fronte alla Lanterna. Psa concentrerebbe tutta la sua attività a Pra’, lasciando Calata Sanità, a Sampierdarena, a traghetti e crociere.
Questa l’ipotesi della struttura di Bucci, contro cui il presidente del municipio Barbazza è schierato con l’opposizione. Matteo Frulio, del Pd, vicepresidente del Consiglio municipale, ricorda che fu ancora Renzo Piano a ispirare, nei primi anni Duemila, il progetto di Pra’ e che fu l’allora laboratorio di urbanistica del Comune, Urban Lab, a disegnarne la prima versione: “Il municipio di Ponente è stato coinvolto in ogni fase e ha partecipato ai tavoli tecnici progettuali fino al 2017”, dice Frulio. Il 2017 è l’anno dell’elezione a sindaco di Genova di Bucci.
Per definirla, il commissario-sindaco si è affidato al consulente Carlo Puri Negri, ex amministratore delegato di Pirelli Real Estate, presidente e azionista del fondo d’investimenti immobiliari Blue Sgr e titolare dell’incarico di “project director per l’elaborazione e realizzazione di progetti speciali nel campo delle infrastrutture ed urbanistico”, che però dal sito del Comune risulta scaduto a maggio 2022: “Lo abbiamo rinnovato a febbraio e fino alla fine del mandato del sindaco”, dicono gli uffici comunali.
Il nuovo terminal è soltanto un’idea, ribadiscono da Palazzo Tursi: “L’unico ente titolato a completare il progetto è l’Autorità portuale. Quando i progetti saranno conclusi li renderemo pubblici con i “dialoghi in città”, come è avvenuto per la Diga”, due anni fa, quando la futura diga foranea di Genova fu oggetto di un dibattito pubblico condotto però, complice il Covid, via internet e con un coordinatore-moderatore a filtrare le domande del pubblico. Barbazza chiede che il dibattito sia vero: “Quello per la Diga non lo è stato. Questa è un’opera molto più impattante. Non dobbiamo pensare solo al porto ma anche ai cittadini. Che, in quella parte della città, hanno subito troppo”.
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