Autotrasporto, nel Dl Lavoro i 300 milioni per il credito d’imposta
“Finalmente sono stati resi utilizzabili come credito di imposta i 300 milioni di euro stanziati per l’autotrasporto, a fronte del rincaro di carburanti ed energia”: lo annuncia il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi

Tir a Genova (© balostro)
Roma - “Finalmente sono stati resi utilizzabili come credito di imposta i 300 milioni di euro stanziati per l’autotrasporto, a fronte del rincaro di carburanti ed energia – Lo annuncia il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi -. Prevista l’esenzione per le imprese di trasporto dal versamento del contributo per il funzionamento dell’Autorità di Regolazione dei trasporti. Inoltre, abbiamo garantito la copertura per le domande del Bonus trasporti pervenute entro febbraio 2023 che superavano i limiti di spesa previsti. Per il settore marittimo sono stati derogati alcuni limiti sulla presenza di marittimi comunitari per la formazione degli equipaggi. Sono tutti provvedimenti inseriti su proposta del ministero dei Trasporti nel decreto legge Lavoro. Il governo risponde con i fatti alle sterili polemiche dei professionisti del no a prescindere”.
"Il primo segnale da parte del governo è certamente forte e autorevole" commenta il presidente nazionale di Trasportounito, Franco Pensiero. "L’auspicio è che il governo dimostri la medesima determinazione sul tema della riforma delle regole e sul superamento dei numerosi problemi strutturali del settore, quali la carenza ormai cronica dei conducenti; l'individuazione di infrastrutture e aree dedicate; l’attenzione ai limiti comunitari e internazionali così come a motorizzazione e codice della strada; la necessità cogente di modifiche al marebonus e ferrobonus”: da Trasportounito sottolineano come l’autotrasporto rappresenti uno degli indicatori più importanti dell’economia reale, ed è proprio per questo motivo che il sistema deve prevedere azioni simmetriche che, nel caso dell’autotrasporto italiano, si sintetizzano oggi in tre principali interventi: quello di carattere economico per la gestione dell’emergenza, le regole del settore da riformare urgentemente e una nuova strategia finalizzata alla creazione o all’assorbimento internazionale di nuovi conducenti dei veicoli industriali.
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