Da Explora Journeys all’esordio di Four Seasons: tutti pazzi per le crociere extra-lusso
A luglio debutterà la loro prima nave, Explora I, attualmente in fase di ultimazione presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone. Sarà un’unità che disporrà solo di suite a disposizione di solo 1.000 fortunati ospiti con un eccezionale rapporto passeggeri/equipaggio
Matteo Martinuzzi
La nave Explora I
Se il mercato delle crociere di massa sta ancora scontando gli effetti della pandemia, lo stesso non si può dire per le crociere di lusso.
Infatti la loro crescita è tornata inarrestabile e le navi da cinque stelle ed oltre vantano ottime percentuali di riempimento. Si tratta di un mercato dove c’è grande fermento e le nuove navi che stanno entrando in servizio, figlie delle commesse pre-Covid, probabilmente saranno seguite da nuovi ordinativi. Se il destino della grande nave ad oggi pare ancora incerto, lo stesso non si può dire per quelle piccole che non sono alla portata di tutti. Cosa offrono di più? Destinazioni uniche precluse alle grandi navi, cucina eccellente, intrattenimento non invasivo, escursioni molto ricercate e l’all inclusive a bordo. Questi sono i viaggi di classe che ripercorrono le crociere di un tempo dove tutto era sinonimo di qualità, con i grandi numeri invece questa esclusività si è persa per la massificazione: ma ci sono ancora moltissimi che spendendo cifre non alla portata di tutti e si regalano un viaggio esclusivo.
La nascita del nuovo brand del gruppo Msc, Explora Journeys, segue questa filosofia. Il gruppo di Aponte, forte dell’esperienza dello Msc Yacht Club (la cosiddetta nave nella nave che ricordava la prima classe dei vecchi transatlantici) ha deciso di investire su navi medio-piccole dedicate solamente ad un turismo elitario. A luglio debutterà la loro prima nave, Explora I, attualmente in fase di ultimazione presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone. Sarà un’unità che disporrà solo di suite a disposizione di solo 1.000 fortunati ospiti con un eccezionale rapporto passeggeri/equipaggio. Altre tre navi la seguiranno, più ulteriori due opzionate dopo la pandemia: il che fa capire quanto la famiglia Aponte creda anche in questo particolare segmento del mercato crocieristico.
Fino ad oggi sul nostro mercato l’unico marchio conosciuto era la monegasca Silversea Cruises che ora si dovrà guardare da questo agguerrito concorrente. Anche questa flotta sta però crescendo velocemente dopo tre navi realizzate negli ultimi anni da Fincantieri. Nei prossimi mesi debutteranno prima Silver Nova e poi la sorella Silver Ray. Si tratta delle prima navi ibride della flotta, le prime sopra le 50.000 tonnellate di stazza lorda e le prime concepite con un innovativo design asimmetrico. Il prototipo (in costruzione da parte di Meyer Werft) debutterà il prossimo agosto e siamo sicuri che alzerà ulteriormente l’asticella della sfida. D’altronde la crescita di Silversea è stata vertiginosa sia con le navi oceaniche tradizionali che con quelle di spedizione: tutto questo grazie all’ingresso nel Royal Caribbean Group.
Infatti ognuno dei tre grandi gruppi crocieristici americani ha voluto dotarsi di un marchio di lusso nel proprio portfolio. Carnival Corporation & Plc. ha Seabourn Cruise Line, che è forse quello che fatica di più in questo momento se comparato ai competitors. Negli ultimi mesi erano circolate voci su una sua possibile vendita che per il momento non si è concretizzata, ma nel frattempo il piano di aggiornamento della flotta si è fermato a solo due navi di spedizione, l’ultima in fase di completamento presso Mariotti a Genova.
Ovviamente in questa sfida non poteva mancare Norwegian Cruise Line Holdings con la sua Regent Seven Seas Cruises. Attualmente questa compagnia può vantare le unità della classe “Explorer”, tra le più lussuose disponibili sul mercato, con un’iconica cabina, la “Regent Suite” da oltre 400 mq con bagno pompeiano da 8.000 euro a persona a notte. L’ultima nata sarà la Seven Seas Grandeur che verrà consegnata da Fincantieri ad Ancona il prossimo autunno.
Ma oltre a questi grandi gruppi ci sono altri marchi del lusso che vanno citati: la rediviva Crystal Cruises che è in attesa di rilancio dopo l’acquisizione da parte di Abercrombie & Kent che però avrebbe bisogno di nuove navi per stare al passo dei rivali. Poi c’è Saga Cruises che ha una nicchia di mercato ben definita, le crociere di lusso solo per pensionati: infatti la prenotazione è accettata da parte di persone che hanno compiuto almeno 50 anni (e l’accompagnatore ne deve avere almeno 40). Infine c’è Hapag-Lloyd Kreuzfahrten con la sua Europa 2 che secondo la guida Berlitz è l’unica nave che si può fregiare di sette stelle.
Ma le anime del lusso crocieristico sono davvero tante, basti ricordare l’ingresso di alcune catene alberghiere nel settore come Ritz-Carlton e Four Seasons, anche se qui si parla più di grandi mega yacht che di navi da crociera.
Lasciando stare le compagnie di spedizione che sono una moltitudine basta poi scendere di un gradino per trovare i marchi upper-premium come Oceania Cruises (sempre gruppo NCLH), Azamara (che attende ancora la sua prima nuova costruzione) e Viking Ocean Cruises: quest’ultima continua la sua serie infinita di navi ordinate a Fincantieri con nuove commesse anche dopo la pandemia. L’ultima sua scommessa è stata quella di investire anche nelle crociere di livello superiore in Cina (ed oggi la nave operata con China Merchants è l’unica attiva nel Paese).
I commenti dei lettori