Riforma dei porti, Pnrr e scenari geopolitici: a Trieste l’esordio dell’Adriatic Sea Summit
La prima edizione del Forum organizzato da “Il Secolo XIX” e “Il Piccolo” sullo sviluppo degli scali con i protagonisti dello shipping
Simone Gallotti
Il porto di Trieste (foto di archivio)
Genova – La sfida tutta italiana di una riforma del settore - tra le priorità del governo - e quella complessa e non sempre gestibile dell’instabilità geopolitica, del cambiamento degli equilibri internazionali, tra il conflitto in Ucraina e la Via della Seta.
I confronti tra i protagonisti del settore che andranno in scena al primo Adriatic Sea Summit non potranno prescindere da questi temi che risultano decisivi per lo shipping italiano. E gli scali dell’Adriatico sono al centro del risiko internazionale. Anche per questo l’urgenza di una riforma degli scali italiani è avvertita dal governo che ha deciso di vararla entro la fine dell’anno. L’altro capitolo che inciderà sullo sviluppo del settore è l’attuazione del Pnrr: i miliardi in arrivo dall’Europa serviranno per trasformare i porti italiani, con un’ottica green.
L’evento di Trieste è organizzato dai quotidiani Il Piccolo, Il Secolo XIX, L’Avvisatore Marittimo, The MediTelegraph e si inserisce nel circuito dei Forum dello Shipping, giunto quest’anno alla decima edizione.
“Trasporti e logistica: dal mare al cuore dell’Europa” è il titolo del convegno che sarà ospitato lunedì 22 maggio dal Trieste Convention Center in Porto vecchio. Il Summit si aprirà alle 9.30 con i saluti del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. I lavori entreranno poi nel vivo con l’intervento del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, introdotto da Roberta Giani (direttrice del Piccolo) e Luca Ubaldeschi (direttore del Secolo XIX).
L’intervista al ministro introdurrà le due tavole rotonde previste dal programma: la prima (“L’Adriatico, crocevia di continenti: l’intermodalità al servizio degli scambi commerciali e dell’industria”) avrà come protagonisti i presidenti delle Autorità di sistema portuale di Trieste (Zeno D’Agostino), Venezia (Fulvio Lino Di Blasio), Ravenna (Daniele Rossi) e Koper (Bostjan Napast) che illustreranno gli investimenti fatti e previsti.
La seconda sessione (“Il fattore competitività: l’Italia di fronte ai mercati globali, il ruolo delle infrastrutture e il nodo della governance delle Autorità portuali”) sarà incentrata sulla riforma dei porti e sui cambiamenti e le opere previste grazie ai fondi del Pnrr. Dopo l’intervento del professor Stefano Zunarelli, è previsto il dibattito con Rodolfo Giampieri (presidente di Assoporti), Stefano Beduschi (consigliere Assarmatori), Luca Becce (presidente di Assiterminal), Beniamino Maltese (v. presidente Confitarma), Alessandro Santi (presidente di Federagenti), Luigi Merlo (manager Msc), Augusto Cosulich (a.d. Fratelli Cosulich), Antonio Barbara (ceo HHLA Plt Italy).
Dopo la tappa di Trieste, sarà Genova a ospitare, il 6 giugno a Palazzo San Giorgio, il Forum Shipowners and Shipbuilding “I nuovi confini della sostenibilità / Il mare e la transizione energetica: cambiare rotta per non cambiare gli obiettivi”. La partecipazione a entrambi gli eventi è gratuita.
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