"Norwegian Spirit" riparte dopo 100 milioni di lavori
Marsiglia - Dopo un mese di sosta in bacino, "Norwegian Spirit" ha potuto lasciare nella notte tra il 7 e l’8 febbraio Marsiglia alla fine del refitting più invasivo della sua carriera
Matteo Martinuzzi
Marsiglia - Dopo un mese di sosta in bacino, "Norwegian Spirit" ha potuto lasciare nella notte tra il 7 e l’8 febbraio Marsiglia alla fine del refitting più invasivo della sua carriera.
Arrivata nel bacino 10 marsigliese ad inizio gennaio, è stata letteralmente assaltata da centinaia di maestranze che hanno prima demolito e poi ricostruito la maggior parte delle sue aree alberghiere interne.
Non è stata un’impresa facile per Chantier Naval de Marseille (azienda controllata dal gruppo genovese San Giorgio del Porto) che ha visto i lavori proseguire a singhiozzo, prima per i movimenti sociali degli operatori portuali che hanno portato al blocco degli accessi agli impianti, poi per un’epidemia di pneumococco che si è sviluppata a bordo e che ha costretto alla vaccinazione 4.000 persone. “Spirit” è entrata in servizio con i colori di Star Cruises: è stata consegnata all’armatore dal cantiere costruttore Meyer Werft nel 1998. Il suo nome originale era "Super Star Leo" e i suoi interni riflettevano il gusto dei crocieristi dell’estremo oriente, mercato per cui era stata concepita. Nel 2004 poi Star Cruises l’ha trasferita alla controllata Ncl adattandola nel corso di un primo refitting al concetto di crpociera freestyle; è stata rinnovata successivamente nel 2008 e nel 2014, ma fino a questo grosso intervento manteneva ancora un po’ dello spirito orientaleggiante che la rendeva unica all’interno della flotta di Norwegian Cruise Line.
Una volta deciso di non cederla ad altro armatore, il gruppo americano ha deciso di rivoltarla da cima a fondo investendo 100 milioni di dollari: si tratta del refit con più alto valore economico commissionato al sito marsigliese. Questa impresa tecnica ha associato Cndm a molte imprese incaricate direttamente dall'armatore. Quest’ultimo ha noleggiato due traghetti della compagnia italiana Gnv, "Allegra" e il "Rhapsody" (ex "Napoleone Bonaparte") che hanno servito come alloggio per l'equipaggio della nave ma anche dei subappaltatori impiegati per la sua ristrutturazione.
Questi hanno portato alla creazione di 14 nuovi luoghi di svago a bordo, nuove cabine, un nuovo ristorante, il raddoppio della superficie della Mandara spa che ora raggiunge i 7.000 metri quadrati. Inoltre sono stati effettuati i lavori di pitturazione della carena e dello scafo su cui è stato dipinta una nuova grafica a prua. Si è scelto di dedicare maggior spazio ai passeggeri adulti.
Il parco acquatico ad esempio è stato sostituito dallo Spice H2o, un’area per il riposo diurno riservato ai maggiorenni, con due nuovi idromassaggio e un bar, che si trasformerà in un after-club alla sera. Inoltre con la rimozione della Splash Academy, la zona dedicata ai bambini e adolescenti, sono state aggiunte anche 16 nuove cabine.
La nave, lasciata Marsiglia, ha raggiunto Civitavecchia dove avrebbe dovuto imbarcare gli agenti di viaggio per una crociera di presentazione di due notti fino ad Atene. Da li sarebbe dovuta partire per Dubai e poi per l’Estremo Oriente.
Ma Ncl a causa dell’emergenza corona virus ha deciso di annullare la programmazione originale ed ora sta studiando nuovi itinerari che verranno presto svelati.
Voci di corridoio danno come nuovo porto di partenza per questa stagione Atene da dove verranno effettuate crociere verso le Isole Greche e la Turchia.
Questo brusco cambio di programma, dovuto a causa di forza maggiore, però permetterà ai contractors che sono salpati con la nave di terminare al meglio tutti i lavori, soprattutto nelle cabine che sembrano aver riscontrato qualche sofferenza maggiore nella conclusione delle finiture.
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