Tempo di tagli per i cantieri navali tedeschi
Monfalcone - E’ tempo di dolorosi tagli per i cantieri navali tedeschi impegnati nelle costruzioni crocieristiche: Meyer Werft ha proposto un piano di esuberi da 660-1.000 persone, 650 dipendenti invece lasceranno Mv Werften si avvicina sempre più lo spettro della chiusura del Lloyd Werft
Matteo Martinuzzi
Monfalcone - E’ tempo di dolorosi tagli per i cantieri navali tedeschi impegnati nelle costruzioni crocieristiche: Meyer Werft ha proposto un piano di esuberi da 660-1.000 persone, 650 dipendenti invece lasceranno Mv Werften ed infine si avvicina sempre più lo spettro della chiusura del Lloyd Werft. Ma andiamo per ordine, come scrive il sito Informare, la dirigenza di Meyer Werft ha testualmente dichiarato: «Ci confrontiamo con una crisi decisiva, ma possiamo avere ancora un futuro a Papenburg, ma solo se agiamo adesso». È questo il messaggio rivolto ai dipendenti del cantiere navale e ai sindacati dell'azienda navalmeccanica di Papenburg che ha proposto loro un piano per trovare un punto d'accordo sul programma di adeguamento dell'organizzazione della società alla luce del forte impatto negativo causato dagli effetti della pandemia sull'attività dell'azienda.
Si tratta di un piano che la dirigenza ha proposto come “ultima opzione” e che prevede la costituzione di un collegio arbitrale, se necessario attraverso il tribunale del lavoro, formato dai rappresentanti dei datori di lavoro e dei dipendenti. All'inizio dell’anno Meyer aveva presentato un programma di contenimento dei costi che prevedeva 600 licenziamenti, proposta che era stata respinta dal sindacato Ig Metall. Un programma da cui il management non ha intenzione di recedere e che anzi potrebbe essere inasprito. L'alternativa è un conseguente aumento dei costi e, nel medio termine, la chiusura del cantiere, stante l'impossibilità di sopravvivere alla crisi. Migliori notizie invece per Mv Werften e per i suoi stabilimenti di Wismar, Rostock e Stralsund.
Il ministro federale all'economia, Peter Altmaier, ha annunciato infatti che «il comitato del fondo di stabilizzazione economica ha deciso di stabilizzare nuovamente la Mv Werften; diamo così alla Mv Werften e ai suoi dipendenti prospettive future e l'opportunità di uscire con successo dalla crisi legata alla pandemia». Altmaier ha precisato che «la stabilizzazione decisa fa parte di un pacchetto complessivo che prevede il coinvolgimento in misura significativa degli azionisti della società (Genting Hong Kong) e dello Stato della Meclemburgo-Pomerania Occidentale». Il pacchetto di aiuti approvato prevede l'erogazione di fondi per complessivi 300 milioni di euro circa, cifra che include 193 milioni di un precedente finanziamento ponte erogato lo scorso autunno. Il nuovo supporto sarà utilizzato come finanziamento post-costruzione per la nave da crociera "Crystal Endeavour" che il cantiere ha quasi completato, nonché per continuare la costruzione della prima nave da crociera "Global Dream" (mentre la gemella resta sospesa in attesa di ulteriori finanziamenti).
Daniel Friedrich, responsabile distrettuale della Ig Metall, però ha ricordato che in concomitanza con l'erogazione dei fondi, entrerà in vigore anche il piano di ridimensionamento programmato dalla società. In una prima fase è previsto che circa 650 dipendenti lascino i tre cantieri entro il prossimo primo agosto (gli esuberi totali però alla fine dovrebbero essere 1.200). Se Ig Metall è soddisfatta per le misure poste in atto per garantire la sopravvivenza di Mv Werften, non si può dire altrettanto per la sorte del cantiere navale Lloyd Werft di Bremerhaven, anch’esso sotto il controllo di Ghk: «La chiusura prevista dalla direzione alla fine dell'anno è la strada sbagliata. Le trattative per una vendita devono essere ora portate a termine rapidamente per salvaguardare i dipendenti», questo è l’allarme lanciato sempre da Friedrich.
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