Tirrenia, i commissari contro il gruppo Moby: "E' responsabile del dissesto Cin"
L'avvocato Filippo Giuggioli, legale dei commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria, ha depositato un atto di citazione al tribunale civile di Milano contro Moby e contro il gruppo Onorato, in surroga di Cin (Compagnia italiana di navigazione) in quanto Cin si è dimostrata "inerte" nel cercare di recuperare il credito vantato verso la controllante Moby

Milano - I commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria hanno citato in giudizio il Gruppo Onorato, che fa capo all'armatore Vincenzo Onorato, ritenendo che Cin (che ha acquistato gli asset di Tirrenia, ndr) si trovi in uno stato di dissesto finanziario a causa delle inadeguata attività di direzione e coordinamento della controllante Moby e soprattutto della capogruppo Onorato Armatori, partecipata direttamente dalla famiglia Onorato, responsabili dell'attuale stato di dissesto finanziario dell'intero gruppo di trasporto marittimo.
Secondo quanto risulta a Radiocor, l'avvocato Filippo Giuggioli, legale dei commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria, ha depositato un atto di citazione al tribunale civile di Milano contro Moby e contro il gruppo Onorato, in surroga di Cin (Compagnia italiana di navigazione) in quanto Cin si è dimostrata "inerte" nel cercare di recuperare il credito vantato verso la controllante Moby, quando non è stata ancora pagata la seconda tranche da 180 milioni di euro a Tirrenia in amministrazione ordinaria dei 380,1 milioni concordati nel 2011 per la cessione degli asset di Tirrenia a Cin.
Nel dettaglio, si chiede al tribunale di Milano di emettere in via anticipata a carico di Moby una ordinanza provvisoriamente esecutiva per 43,8 milioni di euro, di condannare Moby a pagare a Cin il suo debito e di accertare e dichiarare la responsabilità di Onorato Armatori - in quanto capogruppo - e di condannare la società a pagare il risarcimento del danno a Tirrenia in amministrazione straordinaria. La Onorato Armatori è la controllante al 100% di Moby che a sua volta dal 2015 controlla al 100% Cin.
Da quando sono usciti gli altri soci di Cin, nell'atto di citazione dei commissari straordinari di Tirrenia in As si rileva come Cin e Moby siano state totalmente gestite dal gruppo Onorato e che i loro organi gestori siano privi di qualsiasi requisito di indipendenza. In questo quadro, sarebbero intervenuti degli accordi commerciali tra Cin e Moby totalmente sbilanciati a favore di quest'ultima. Infatti, si ricorda nell'atto che al 31 dicembre 2019 Cin vantava verso Moby crediti per 128,57 milioni di euro, di cui 90,9 milioni per incasso biglietti non trasferiti a Cin, 11,6 milioni per noleggio navi e 17,2 milioni per noleggio anticipato delle cosiddette navi cinesi. Alla stessa data, 31 dicembre 2019, dal bilancio Moby risulta che quest'ultima vantava verso Cin un credito di 58,8 milioni di euro, di cui 38,8 milioni per noleggio motonavi e 20 milioni a titolo non specificato. I commissari rilevano che il debito di Cin verso Moby è esploso proprio nel 2019, mentre fino al 2018 era a livelli fisiologici. E ancora, si indica nell'atto di citazione, che nonostante Moby non avesse pagato i 180 milioni restanti a Tirrenia, nonostante avesse un debito 'monstrè verso Cin di 128,57 milioni, tra il 2017 e il 2018 ha ricevuto ulteriori 85 milioni dalla controllata tra dividendi e riserve (portando il totale dell'esposizione di Moby verso Cin a 213,5 milioni).
Tutto questo, per i commissari di Tirrenia è frutto dell'influenza gestoria della capogruppo Onorato Armatori. In questi anni, infatti, sostengono che Cin non abbia mai agito per tutelare il proprio patrimonio e la propria attività ma ha perseguito l'interesse economico delle altre società del gruppo Onorato, arrivando così a un passo dalla decozione.
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