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Crociere, timidi segnali a Oriente: Taiwan riapre

In estremo Oriente anche Taiwan ha deciso di riaprire il Paese alle crociere internazionali nella speranza di riavviare il flusso turistico, anche se con diverse limitazioni. Il divieto di accesso nei propri porti delle navi da crociera, in vigore dal 2020, è decaduto a fine ottobre

di Matteo Martinuzzi
2 minuti di lettura

La "Explorer Dream"

 

Monfalcone – In estremo oriente anche Taiwan ha deciso di riaprire il Paese alle crociere internazionali nella speranza di riavviare il flusso turistico, anche se con diverse limitazioni. Il divieto di accesso nei propri porti delle navi da crociera, in vigore dal 2020, è decaduto a fine ottobre quando il Comando centrale di Gestione della pandemia (Cecc) del Paese ha approvato ufficialmente nuove linee guida per le operazioni di imbarco, sbarco e transito dei passeggeri sulle navi da crociera internazionali.


L'Ufficio marittimo e portuale (Mpb) del ministero dei Trasporti e delle comunicazioni taiwanese ha informato le compagnie sulle nuove linee guida operative, invitando le navi internazionali a visitare il Paese e "facilitare la rivitalizzazione" dell'industria locale.

Le linee guida operative hanno utilizzato come riferimento le misure di prevenzione della pandemia utilizzate in Europa, Stati Uniti ed Australia. A giudizio dell'Mpb, le linee guida hanno anche preso in considerazione che una crociera è un tipo di metodo di viaggio con maggiore densità di popolazione, durata del viaggio più lunga e passeggeri più vulnerabili.

Per quanto riguarda le operazioni di homeport, il Cecc consiglia ai passeggeri di assumere l'ultima dose di vaccino anti-coronavirus entro 14 giorni prima di imbarcarsi su una nave. Gli ospiti devono inoltre presentare l'esito negativo del test Covid effettuato al massimo un giorno prima dell'orario di imbarco.

Se un passeggero mostra sintomi il giorno dell'imbarco, è necessario eseguire un secondo test prima di salire a bordo. Le compagnie dovranno anche fornire kit di dispositivi di protezione individuale ai passeggeri, ai quali si consiglia di sottoporsi a un test rapido una volta ogni tre giorni durante i loro viaggi.

Gli ospiti che risultano positivi durante i viaggi, dovranno essere messi in quarantena sulla nave se mostrano sintomi lievi o sbarcare per cure mediche se mostrano sintomi gravi. I medici di bordo devono anche eseguire test rapidi su coloro che hanno avuto contatti stretti con i contagiati.

Per gli scali di transito, i requisiti di vaccinazione sono gli stessi ma i passeggeri dovranno anche presentare un risultato negativo del test effettuato al massimo un giorno prima del loro arrivo a Taiwan.

Se un passeggero mostra sintomi il giorno della discesa a terra, dovrà essere effettuato un secondo test. Come possiamo vedere questi requisiti sono molto più severi rispetto al mercato occidentale delle crociere, Taiwan sembra quindi rimasta indietro alla prima fase di riapertura al traffico crocieristico.

Questo però difficilmente invoglierà gli armatori a portare le navi in questo Paese viste tutte le restrizioni. Ricordiamo che Taiwan era stato tra i primissimi a dare luce verde alle crociere domestiche nel luglio del 2020, la “Explorer Dream” della defunta compagnia Dream Cruises salpò soltanto due giorni dopo Tui Cruises per viaggi di due o tre notti con partenza da Keelung.

Questi itinerari prevedevano scali nelle isole Penghu, Matzu e Kinmen, dando la possibilità agli ospiti di scendere anche a terra a differenza della compagnia premium tedesca che prevedeva viaggi di sola navigazione. Quell’esperienza fu positiva e non si segnalarono mai grandi focolai a bordo.

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