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Cma Cgm, sconto per le merci francesi: così Parigi aiuta l’industria nazionale

È vero: sono servite un po’ di minacce, audizioni con le forze politiche e un forte pressing del governo. Ma alla fine Cma Cgm, la terza compagnia di trasporto marittimo al mondo, ha deciso di far salire a bordo le merci che servono all’industria e ai consumatori francesi con un forte sconto

Simone Gallotti
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Rodolphe Saadé (afp)

Genova - È vero: sono servite un po’ di minacce, audizioni con le forze politiche e un forte pressing del governo. Ma alla fine Cma Cgm, la terza compagnia di trasporto marittimo al mondo, ha deciso di far salire a bordo le merci che servono all’industria e ai consumatori francesi con un forte sconto. Significa, semplificando, che i prodotti dei cugini saranno meno cari per la produzione, per i consumatori e per l’export. Dall’Asia alla Francia, un container di 40 piedi costerà 750 dollari in meno rispetto a quelli che invece sono destinati alle industrie e ai mercati degli altri Paesi. Meno di un mese fa la compagnia aveva promesso un taglio delle rate di nolo di 500 dollari a container, ma all’opinione pubblica francese - e alla maggioranza delle forze politiche, compreso quelle di governo - non bastava.

Così per 30 giorni è montata la polemica, mentre in Parlamento cresceva lo schieramento di chi chiedeva non soltanto lo sconto per aiutare l’industria e i consumatori nazionali, ma anche una tassa sugli extra profitti: "Ci sono aziende che hanno riportato guadagni pazzeschi durante la pandemia. È giusto che contribuiscano in questo momento di difficoltà della Francia" hanno argomentato diversi senatori durante l’audizione di Rodolphe Saadé, manager e azionista della compagnia, convocato in Parlamento nelle discussioni sulla stangata per gli extra profitti. Ma Saadé prima si è difeso ("dove eravate quando i noli erano a 350 dollari a container?") e poi ha rilanciato con il nuovo sconto "per i consumatori francesi: qui non facciamo beneficenza, è una mossa per favorire la competitività". In effetti la mossa è dirompente anche sul fronte industriale: i produttori francesi potranno così partire da una condizione di vantaggio rispetto all’industria italiana.

Uno sconto sulla logistica rende Parigi in grado di essere più competitiva in Europa, non solo nell’import: un ulteriore riduzione di 100 euro a container sarà applicata ai beni francesi in export. Il pacchetto entrerà in vigore il primo agosto e promette di essere un bell’aiuto per il sistema economico nazionale, visto che Cma Cgm ha investito anche nell’altro campione di Stato, Air France. La mossa però potrebbe non bastare per evitare la tassa su quei 7,2 miliardi di profitti che Cma Cgm ha annunciato nei soli primi tre mesi dell’anno. Anche se sono colossi di natura privata, i grandi gruppi francesi rimangono sempre orientati a dare la precedenza agli interessi complessivi del Paese, persino quando per arrivare a quel traguardo servono minacce politiche. È l’importanza di avere a disposizione i “campioni nazionali” a fare la differenza nei momenti difficili. Parigi, oltre a Air France, ha anche Cma Cgm. L’Italia invece non ha carte da giocare.

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