Fondo per le navi sostenibili, c'è il decreto attuativo
Pubblicato il decreto che stabilisce requisiti e modalità per l'assegnazione agli armatori di 500 milioni di euro di contributi per il rinnovo della flotta con navi eco-sostenibili. Il provvedimento del ministro delle Infrastrutture e mobililtà sostenibili, Enrico Giovannini, è su Internet
A. Qua.
Roma - Pubblicato il decreto che stabilisce requisiti e modalità per l'assegnazione agli armatori di 500 milioni di euro di contributi per il rinnovo della flotta con navi eco-sostenibili. Il provvedimento del ministro delle Infrastrutture e mobililtà sostenibili, Enrico Giovannini, è su Internet, sul sito del Mims: "Questi diversi interventi sono finalizzati a favorire la transizione ecologica del trasporto marittimo, componente fondamentale del nostro sistema economico - spiega Giovannini -. Le ingenti risorse messe a disposizione consentiranno di favorire il rinnovamento delle flotte incentivando gli armatori all'acquisto nuove navi dotate di tecnologia di ultima generazione, con motori in grado di utilizzare combustibili a basso impatto ambientale (gas naturale liquefatto, bioGnl, metanolo, idrogeno, ammoniaca), o alla trasformazione di navi già in attività per consentire loro di utilizzare sistemi di alimentazione a minore impatto ambientale, anche attraverso l'utilizzo di biocarburanti". Le domande per accedere al contributo dovranno essere presentate tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: dg.tm@pec.mit.gov.it entro le ore 13.00 del 21 novembre 2022. La procedura di gara verrà conclusa entro il 31 dicembre 2022 con l'individuazione dei beneficiari. I miglioramenti dal punto di vista della riduzione delle emissioni di gas climalteranti ottenibili grazie alle proposte che vengono presentate per l'ammissione al contributo dovranno essere certificati dagli organismi terzi specializzati: "Si tratta di una misura che l'armamento italiano attendeva da 20 anni e che potrà dare un nuovo e determinante impulso agli investimenti nella direzione di una vera e sostenibile politica di transizione energetica".
Così il presidente di Assarmatori, Stefano Messina accoglie il decreto attuativo del Mims: "Sebbene le normative unionali siano molto sfidanti, al punto che potrebbero limitare l'appetibilità della misura, ci impegniamo sin da oggi a lavorare con il massimo impegno - aggiunge - per conseguire l'obiettivo del rinnovo delle flotte impegnate sui servizi regolari nel Paese e sfruttare quindi sino in fondo questa occasione per ora unica nel panorama europeo".
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"Questo risultato, lungamente atteso, equipara le condizioni operative delle flotte di bandiera Europea restando fermo il requisito centrale del radicamento sul territorio nazionale da parte dei soggetti non italiani interessati a fruire della norma": Confitarma accoglie positivamente il recepimento, nel Decreto aiuti ter approvato venerdì scorso, degli standard di bandiera europei nella disciplina del Registro internazionale, cioè l'estensione dei benefici alle altre bandiere comunitarie: "La nuova norma, che di fatto anticipa tematiche che avrebbero dovuto essere affrontate ad inizio 2023 in sede di rinnovo della scadenza del Registro Internazionale, favorisce l'occupazione della gente di mare ed il consolidamento aziendale delle imprese di trasporto marittimo radicate in Italia" sottolinea dall'associazione degli armatori confindustriali. L'auspicio è che questo passaggio dia anche una spinta ulteriore alla "sburocratizzazione e semplificazione delle procedure che governano l'operatività delle navi di bandiera Italiana al fine di eliminare il gap amministrativo che continua a permanere nei confronti delle flotte registrate nei registri dello Spazio economico europeo".
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