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Super lavoro per l'Arsenale di Trieste

Monfalcone - Sono tre le grandi navi da crociera che occupano gli spazi dell’Arsenale Triestino San Marco in questi giorni: un record che sarà stato notato da tutti i triestini che percorrono la sopraelevata che costeggia lo storico cantiere specializzato in riparazioni di Fincantieri. La nave che è da più lunga data in città è la "Pacific Adventure" (108 mila tonnellate di stazza lorda) di P&O Cruises Australia

Matteo Martinuzzi
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Monfalcone - Sono tre le grandi navi da crociera che occupano gli spazi dell’Arsenale Triestino San Marco in questi giorni: un record che sarà stato notato da tutti i triestini che percorrono la sopraelevata che costeggia lo storico cantiere specializzato in riparazioni di Fincantieri. La nave che è da più lunga data in città è la "Pacific Adventure" (108 mila tonnellate di stazza lorda) di P&O Cruises Australia. Quest’ultima però quando è arrivata lo scorso agosto si chiamava ancora "Golden Princess". Infatti l’arsenale triestino è stato occupato in questi mesi in un’impegnativa operazione di rebranding della nave all’interno del gruppo Carnival Corporation & Plc. Infatti il passaggio a Princess Cruises a P&O Cruises Australia ha significato l’adattamento dell’unità ai desiderata dei passeggeri australiani.

Nel corso del bacino di carenaggio è stato completamente riverniciato lo scafo con l’aggiunta a prua dell’artwork che rappresenta i colori nazionali aussie. Inoltre è stato anche modificato il fumaiolo con l’aggiunta del nuovo logo della compagnia subentrante. Per concludere anche all’interno della nave vari ambienti sono stati riallestiti in vista della ripresa delle crociere in Australia, anche se al momento una data non è stata annunciata: per questo motivo la partenza della nave da Trieste non è stata ancora definita. Per la “Golden” è stato un ritorno a casa visto che questa nave era stata costruita dallo stabilimento Fincantieri di Monfalcone e consegnata nel 2001. Fino a pochi giorni fa mostrava la poppa alla città, ma è stata cambiata di banchina ruotandola per fare spazio all’arrivo di "Costa Venezia". Quest’ultima con le sue 135 mila tonnellate di stazza lorda è la più grande delle tre navi ospitate dall’Atsm.

E’ giunta da Dubai, ultima tappa del suo lungo peregrinare asiatico dopo la sua messa in disarmo tiepido in seguito allo scoppio della pandemia in Cina nel gennaio del 2020. Infatti, quest’altra nave monfalconese (consegnata nel 2019) era stata concepita per il mercato cinese. La data della ripresa di quest’ultimo però è ancora ignota e quindi Costa Crociere ha deciso di richiamarla in Europa per utilizzarla la prossima stagione estiva per crociere tra Grecia e Turchia in partenza da Istanbul. E’ previsto quindi un tagliando a due anni dalla consegna con lavori per prepararla alla nuova stagione, ma non sarà portata in bacino per il classico carenaggio. Infatti essendo lunga “fuori tutto” 323 metri, è più lunga della vasca triestina che misura 295 x 56 metri. L’allungamento del bacino resta quindi una opzione sempre di attualità per attirare ulteriore lavoro, visto la tendenza al gigantismo delle navi da crociera moderne.

Comunque “Venezia” dovrebbe fungere anche da nave appoggio per i tecnici impiegati nel refittig della "Costa Luminosa", ultima delle tre navi arrivate a Trieste. Dopo aver operato tutta la stagione in Adriatico proprio dal capoluogo giuliano, è stata immessa in bacino dove subirà intensivi lavori di manutenzione e miglioramento, sia alla parte meccanica che alberghiera. Infatti, essendo stata consegnata dallo stabilimento Fincantieri di Venezia-Marghera nel 2009, è giunto pure per questa nave panamax il momento di un importante aggiornamento, anche dopo gli impegnativi giri del mondo degli scorsi anni. Sarà pronta a ripartire da Savona il prossimo 18 dicembre dopo oltre tre settimane di lavori con un cospicuo investimento da parte di Costa, questo dimostra quanto la compagnia punti ancora su questa nave da 92 mila tonnellate di stazza lorda.

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