Turku, via alla seconda Icon, ma è incognita sul futuro del cantiere
Sono iniziati a Turku i lavori per la seconda nave di classe Icon della Royal Caribbean International: le squadre della compagnia armatrice statunitense e del cantiere Meyer hanno presenziato alla simbolica cerimonia del taglio della prima lamiera della mastrodontica nave
di Matteo Martinuzzi
Autunno sul cantiere di Turku
Monfalcone – Sono iniziati a Turku i lavori per la seconda nave di classe Icon della Royal Caribbean International: le squadre della compagnia armatrice statunitense e del cantiere Meyer hanno presenziato alla simbolica cerimonia del taglio della prima lamiera della mastrodontica nave.
Infatti si tratta della prima gemella della "Icon of the Seas”: questa ulteriore unità sarà consegnata nel 2025, quindi si parla di due anni pieni di lavoro per realizzare un gigante da circa 250 mila tonnellate di stazza lorda e 363 metri di lunghezza fuori tutto.
Questi numeri da primato permetteranno al prototipo di battere il primato della nave da crociera più grande del mondo attualmente detenuto dalla consociale “Wonder of the Seas”: la prima Icon sarà consegnata alla fine del 2023 e entrerà in servizio all’inizio del 2024.
La seconda nave entrerà in servizio circa un anno dopo. Attualmente non si sa ancora il suo nome che verrà rivelato nel corso dei prossimi mesi durante i quali proseguiranno i lavori a terra in officina.
Successivamente arriverà da Rostock il troncone della nave chiamato Feru (Floating Engine Room Unit) che contiene l’apparato motore e i serbatoi del gas. Infatti questa classe di navi è dotata di motori ad alimentazione duale, in grado di bruciare sia il gas naturale liquefatto che il tradizionale gasolio.
Con l’immissione nel bacino di costruzione di Turku del Feru seguirà poi l’impostazione della chiglia con la posa della prima sezione di montaggio. Da quel momento progredirà velocemente l’assemblaggio delle sezioni di nave fino al momento del varo tecnico quando la nuova unità toccherà per la prima volta il mare.
Dopo l’allagamento del bacino la grande nave verrà rimorchiata in banchina dove proseguirà per lunghi mesi l’allestimento tecnico ed alberghiero fino a quando sarà pronta per le prove in mare.
Superate le prove contrattuali, si potranno finalizzare gli interni prima della consegna all’armatore. Questo processo, ormai abituale per le maestranze di Turku, ha bisogno di una regolare contrattualizzazione di commesse.
Invece dallo scoppio della pandemia, la Meyer non ha più ricevuto ordini per il suo sito finlandese. Per questo motivo c’è un po’ di preoccupazione per la continuità produttiva del cantiere che oltre alla “Icon of the Seas” deve ancora procedere al montaggio in bacino della “Mein Schiff 7” e poi l’attendono solamente altre due unità per Royal.
Restano quindi da avviare più i lavori della terza nave di classe Icon che dovrà essere consegnata nel 2026. Un po’ poco come portafogli ordini per poter dormire sogni tranquilli. In ogni caso questa nuova serie di navi, oltre che per le sue dimensioni, sta attirando l’attenzione dei media internazionali per le sue caratteristiche alberghiere innovative e per l’altissima eco-compatibilità di questo progetto dove saranno anche impiegate le celle a combustibile.
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