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Harland & Wolff, lavoro per 900 persone

Harland & Wolff, lo storico cantiere costruttore del “Titanic”, sta cercando di rinascere all'interno dell'industria cantieristica britannica: ora è impegnato nella costruzione di chiatte ed ha ottenuto la commessa per la costruzione di tre navi rifornitrici di squadra per la Royal Navy

di Matteo Martinuzzi
2 minuti di lettura

Lo stabilimento di Belfast della Harland & Woff

 

Monfalcone – Harland & Wolff, lo storico cantiere costruttore del “Titanic”, sta cercando di rinascere all'interno dell'industria cantieristica britannica: ora è impegnato nella costruzione di chiatte ed ha ottenuto la commessa (in collaborazione con Navantia) per la costruzione di tre navi rifornitrici di squadra per la Royal Navy che permetteranno al sito di Belfast di tornare a 900 dipendenti.

Ripartire con delle chiatte non è certo il lavoro più prestigioso, ma è già un piccolo passo per un sito industriale che non costruisce una nave intera da oltre 20 anni. Il primo scafo di questo tipo commissionato da Cory Barges è stato recentemente completato.

L’armatore ha approvato l’assemblaggio della piccola chiatta e questa passerà ora nella sala di verniciatura prima della sua consegna definitiva nei prossimi mesi. La costruzione della seconda chiatta sarà presto completata, mentre sono a buon punto anche i lavori per le due unità successive.

La fabbricazione viene ora condotta simultaneamente su tutte le chiatte in tutto il capannone di produzione con numerose postazioni di lavoro installate con il gruppo di progetto che monitora quotidianamente i progressi con la nuova tecnologia Erp (Enterprise Resource Planning). Ma questo è solo l’antipasto del futuro del cantiere nord-irlandese che all’epoca della costruzione della nave più sfortunata della storia dava lavoro a 15 mila persone (1912). L’attività svolta su queste chiatte ha supportato la struttura nell'incrementare il numero della forza lavoro e nel promuovere le competenze vitali del cantiere navale che saranno richieste per il programma di navi da guerra Fleet Solid Support da 1,6 miliardi di sterline recentemente assegnato al consorzio guidato da Navantia Uk. La Harland & Wolff sarà responsabile di lavorazioni per un valore compreso tra i 700 milioni e gli 800 milioni di sterline per tutta la durata del programma.

Quest’ultimo prenderà il via nel corso dell’anno, portando occupazione e opportunità a lungo termine fino al 2031. Le tre nuove navi rifornitrici saranno un supporto fondamentale per la squadra navale britannica alla cui testa sono le due nuove portaerei "Queen Elizabeth” ed “Prince of Wales”: la Harland & Wolff sarà responsabile della fabbricazione di vari blocchi delle nuove rifornitrici, inclusi alcuni tronconi di scafo e dell'approvvigionamento di una serie di attrezzature da installare su ogni nave a Belfast. Una parte dei lavori sarà affidata al cantiere di Appledore che fa parte del gruppo H&W che ha già dimostrato ampie garanzie d’affidabilità nella fabbricazione delle sezioni di prua per le sopracitate portaerei; le tre prue delle rifornitrici saranno fabbricate ad Appledore prima di essere trasportate a Belfast. Infine il montaggio finale delle tre navi avverrà nel grande bacino di Belfast (556 per 93 metri) da dove poi prenderanno il via le prove in mare. Le due grandi gru a cavalletto del cantiere Samson e Goliath, che ormai sono un simbolo del profilo urbano di Belfast, torneranno ad operare a pieno regime.

Le strutture di Belfast e Appledore beneficeranno di un programma di investimenti di 77 milioni di sterline nei prossimi 24 mesi. A Belfast, sarà intrapresa un'estensione delle officine di fabbricazione.

Saranno effettuati investimenti in apparecchiature robotiche e automatizzate tecnologicamente avanzate che saranno utilizzate per la movimentazione dei materiali, marcatura, taglio lamiere e saldatura robotizzata.

Inoltre, verranno costruiti nuovi capannoni per la verniciatura per blocchi più grandi. Gli investimenti in questo sito assicureranno che il cantiere di Belfast disponga di uno degli impianti di costruzione navale tecnologicamente più avanzati del Regno Unito. Appledore invece vedrà il trasferimento della linea di micropannelli esistente oggi a Belfast. Tutto questo porterà a 900 dipendenti nel sito in Irlanda del Nord ed altri 300 nel sito nel Devon.

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