La lenta scalata di Palenzona a Confcommercio / RETROSCENA
Genova - La nomina alla presidenza di Conftrasporto potrebbe essere solo l’inizio dell’ascesa. Il manager piemontese è sempre più attivo nell’associazione.

Genova - La tattica è quella, consolidata, del “salto della rana”: avanzare un po’ per volta, consolidare la posizione e alla fine raggiungere l’obiettivo finale. Per Fabrizio Palenzona, dicono i bene informati, la meta è la presidenza di Confcommercio. Per arrivarci però, l’ex sindaco di Tortona ha dovuto prima balzare dentro l’associazione, per poter così lanciare l’assalto finale da quella posizione. E la nuova carica di presidente di Conftrasporto è l’occasione perfetta: per lui, a lungo presidente degli autotrasportatori italiani, è un ritorno a casa, ma questa seconda avventura potrebbe essere solamente strumentale al grande piano. Conftrasporto è in piena evoluzione: l’arrivo degli armatori è servito a serrare le fila e a certificare che sotto quelle insegne si è schierata anche Msc, la seconda compagnia al mondo. È un alleato di peso nella guerra che si sta scatenando tra le associazioni e che si incrocia con le ambizioni di Palenzona.
La staffetta
La guerra tra associazioni
Palenzona è l’uomo chiave dello scontro che Confcommercio sta preparando con il mondo confindustriale. L’obiettivo è portare nel proprio schieramento enti, aziende, associazioni. Non è solo una questione numerica: più iscritti significa più quote. E l’offensiva, andata a buon fine con AssArmatori, ora ha un secondo fronte con i terminalisti. Solo che in Assiterminal le resistenze degli operatori che non appartengono alla galassia Msc, sono forti. E così sembra imminente una nuova scissione: i terminal del gruppo di Aponte sono pronti a cambiare casa e a fondarne una nuova in Conftrasporto. Sarebbe solo l’inizio, perchè anche la logistica è sotto assedio e in queste settimane ci saranno diversi incontri. Viene facile pensare ad Aiscat (l’associazione delle società concessionarie Autostrade e Trafori) di cui Palenzona è presidente e che oggi è dentro Confindustria. Intanto AssArmatori sta completando i ranghi: il nuovo direttore generale dovrebbe essere l’avvocato genovese Alberto Rossi, socio dello studio Nctm e uomo di fiducia di Gianluigi Aponte.