Ita Airways, Vago (Msc Crociere): “Dossier ancora aperto”. Le nuove navi Explora saranno costruite a Genova
La massa di nuove navi di Msc ha bisogno di personale e la compagnia annuncia un piano di assunzioni di 750 persone in Italia
dal nostro inviato Simone Gallotti
Piefrancesco Vago (Msc Crociere)
Doha – Gli stormi di aerei stracolmi della Qatar Airways che porteranno i tifosi a Doha per la Coppa del Mondo di calcio e che rendono felice Pierfrancesco Vago, numero uno di Msc Crociere (che qui ha piazzato tre navi come rinforzo agli alberghi dell’Emirato), offrono un assist perfetto per chiedere se il dossier su Ita Airways sia ancora sul tavolo: “Da quello che ho letto direi di sì” prova a dribblare il presidente esecutivo della compagnia. Insistiamo e ammette: “Il dossier è aperto, siamo interessati, ma bisogna anche capire le intenzioni dell’azionista di maggioranza”.
Vago si allinea quindi alla strategia di Lufthansa, il partner industriale che li aveva affiancati nella gara per comprare l’ex Alitalia, ma il governo Draghi aveva poi preferito l’offerta del fondo americano Certares.
Ora è tutto di nuovo in discussione e Msc - sempre con la compagnia tedesca – sembra pronta a rigiocare la partita. Solo che ora, dopo la decisione di chiudere la trattativa esclusiva con Certares presa dal nuovo governo, la compagnia da crociera potrebbe partire da una posizione di maggiore forza e dettare le condizioni. Chiediamo: è rimasto stupito dalla decisione del governo italiano di scegliere l’offerta degli americani? “Sì. La nostra offerta poteva rappresentare la soluzione ideale per il vettore”. E’ iniziato ufficialmente il secondo tempo della privatizzazione di Ita Airways.
La ripresa delle crociere
A Doha, Msc ha schierato la nuova ammiraglia, la Msc World Europa, che domani sarà inaugurata con un mega evento sulla banchina della capitale. Di fronte c’è l’infinita distesa di grattacieli resi opachi dalla foschia del caldo infernale che fa ridacchiare gli italiani esclusi dal Mondiale: “Ma come faranno a giocare con questo caldo?” si chiedono un po’ tutti a bordo della nave.
Quasi 7 mila passeggeri e alimentazione a gas naturale liquefatto, il prodotto più esportato dal Qatar. “Il settore si sta riprendendo molto bene. Noi abbiamo fatto il record a ottobre e chiuderemo il 2022 con una crescita di prenotazioni: la gente ha voglia di andare in vacanza ed è anche attirata dai prezzi abbordabili che aumentano l’interesse per il nostro settore dopo la spinta inflazionistica di questi mesi”. I mercati sono quasi tutti in salita: “Il Mediterraneo, certamente. Ma anche gli Stati Uniti: vogliamo diventare un brand ancora più forte e puntiamo sui Caraibi. A Miami il nostro terminal che stiamo costruendo con Fincantieri, sta procedendo: nonostante le difficoltà legate all’aumento dei prezzi che si sta verificando anche negli Usa, vogliamo essere pronti con la nuova base entro il primo trimestre del 2024”.
L’accelerazione della ripresa riporta anche i bilanci in crescita “anche se sarà comunque in perdita anche nel 2022”, ma già le prenotazioni dell’anno prossimo “saranno superiori a quelle del periodo pre pandemia”. Prima di quanto il settore si aspettasse. La Cina al momento è un capitolo chiuso: “Non dipende da noi, ma dal governo. La politica “Covid Zero” di Pechino al momento non ci consente di prevedere quando si potrà ripartire”. Diverso il discorso “per altri parti dell’Asia, come la Corea del Sud, dove c’è interesse. Stiamo studiando”.
Il nodo cantieri
Il problema del settore adesso sono gli extracosti e la necessità di portare di colmare quel grande falò di denaro utilizzato per sopravvivere durante i due anni di pandemia, quando le entrate erano a zero e le spese valutate in miliardi. “Per questo vedo difficile la corsa agli ordini come l’abbiamo conosciuta nel passato: una nave come questa (la World Europa, ndr) costerebbe il 20% in più. Non è poco”. L’assegno staccato ai cantieri francesi per la costruzione è di circa 1 miliardo: gli extracosti varrebbero 200 milioni di euro.
Il rallentamento degli ordini riguarderà tutto il settore delle crociere. E poi c’è un altro fattore: il ruolo delle agenzie di supporto al credito dei Pasi. Devono fare il loro lavoro, aiutare cioè l’export del tessuto produttivo, compreso ovviamente quello cantieristico. Non devono mettersi a fare le banche”. Vago con Msc firma ordini da miliardi (la compagnia è definita, ad esempio, dal governo francese il primo investitore privato straniero Oltralpe) e insiste sul punto: “In ballo ci sono investimenti e posti di lavoro. Ripeto: tornino a fare il loro mestiere di facilitare dell’export, non di istituto di credito”. Il Italia è Sace a supportare le costruzioni navali, ma qualcosa si deve essere rotto con gli armatori.
Assunzioni e il ruolo di Genova
La massa di nuove navi di Msc ha bisogno di personale e la compagnia annuncia un piano di assunzioni di 750 persone in Italia. Si tratta di personale di bordo. “E’ difficile oggi riuscire a trovare figure professionali. Abbiamo bisogno di gente e non è facile”. La maxi selezione peraltro inizierà da Genova con il career day il 17 novembre al Salone orientamenti.
Intanto sempre nel capoluogo ligure saranno costruite le altre navi extra lusso del brand Explora: “Saranno realizzate nello stabilimento di Fincantieri a Sestri Ponente”. A proposito di lusso, stanno entrando diversi competitor nel settore. Ad esempio, Four Seasons: “Non siamo preoccupati. Una cosa è fare gli alberghi di lusso, un’altra sono le navi. E’ un business che noi conosciamo molto bene”. I super vip non sono l’unico target della compagnia, ma quello di Virgin al momento non interessa e così Vago smentisce le voci che dicono Msc pronta ad acquisire la nuova compagnia di Richard Branson.
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