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A Trieste il primo Adriatic Sea Summit con interventi di Salvini, Giampieri, Zunarelli e dei principali protagonisti dello shipping nazionale

“Trasporti e logistica: dal mare al cuore dell’Europa” è il titolo del convegno che sarà ospitato lunedì 22 maggio dal Trieste Convention Center (Porto Vecchio). La partecipazione è gratuita

Francesco Ferrari
Aggiornato 2 minuti di lettura

Il porto di Trieste

 

La riforma dei porti (annunciata dal governo e da ultimare entro fine anno), l’attuazione del Pnrr, il ruolo sempre più cruciale degli scali italiani nella nuova geografia marittima globale.
I tre temi di maggiore attualità per la comunità dello shipping e della logistica saranno al centro della prima edizione dell’Adriatic Sea Summit, evento organizzato a Trieste da Il Piccolo, Il Secolo XIX, L’Avvisatore Marittimo e The MediTelegraph che si inserisce nel circuito dei Forum dello Shipping, giunto quest’anno alla decima edizione.

Trasporti e logistica: dal mare al cuore dell’Europa” è il titolo del convegno che sarà ospitato lunedì 22 maggio dal Trieste Convention Center (Porto Vecchio). Il Summit si aprirà alle 9.30 con i saluti del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. I lavori entreranno poi nel vivo con l’intervento del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, introdotto da Roberta Giani (direttrice del Piccolo) e Luca Ubaldeschi (direttore del Secolo XIX).

Sarà anche il contributo del ministro a fornire gli spunti di riflessione e dibattito alle due tavole rotonde che animeranno la mattinata. La prima (“L’Adriatico, crocevia di continenti: l’intermodalità al servizio degli scambi commerciali e dell’industria”) avrà come protagonisti i presidenti delle Autorità di sistema portuale di Trieste (Zeno D’Agostino), Venezia (Fulvio Lino Di Blasio) e Ravenna (Daniele Rossi), che illustreranno gli investimenti fatti, quelli programmati e gli obiettivi di sviluppo dei rispettivi cluster marittimi. Un focus particolare sarà dedicato ai nuovi scenari logistici e geopolitici generati dall’invasione russa dell’Ucraina. Nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato nel corso della Conferenza bilaterale per la ricostruzione dell'Ucraina che “l’Italia è pronta a offrire a Kiev il più grande sistema portuale del Mediterraneo, quello di Trieste e Venezia, per creare un corridoio infrastrutturale che permetterà agli ucraini fin da subito di esportare lungo le vie terresti”.
La seconda sessione (“Il fattore competitività: l’Italia di fronte ai mercati globali, il ruolo delle infrastrutture e il nodo della governance delle Autorità portuali”) entrerà nel merito della riforma dei porti, avviata dall’ex ministro Graziano Delrio e non ancora completata, e del Pnrr. Un tema che sta catalizzando da mesi l’attenzione degli addetti ai lavori: dal ruolo e dai poteri delle Authority dipenderà infatti la capacità dei singoli sistemi portuali di investire, attrarre traffici, stringere alleanze. A introdurre il dibattito sarà uno dei massimi esperti internazionali della materia, il professor Stefano Zunarelli. Il suo intervento alimenterà il confronto tra le prime linee del settore, ognuna portatrice di differenti interessi e priorità: Rodolfo Giampieri (presidente di Assoporti), Stefano Messina (presidente di Assarmatori), Mario Mattioli (presidente di Confitarma), Alessandro Santi (presidente di Federagenti), Luigi Merlo (manager Msc), Augusto Cosulich (a.d. Fratelli Cosulich), Antonio Barbara (ceo HHLA Plt Italy), Luca Becce (presidente Assiterminal).
Dopo la tappa di Trieste, sarà Genova a ospitare, il 6 giugno a Palazzo San Giorgio, il Forum Shipowners and Shipbuilding dal titolo “I nuovi confini della sostenibilità / Il mare e la transizione energetica: cambiare rotta per non cambiare gli obiettivi”. La partecipazione a entrambi gli eventi è gratuita fino a esaurimento posti.

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