Adriafer guarda a un futuro “green” per i suoi locomotori
Trieste - Adriafer ha avviato negli ultimi mesi una collaborazione per sviluppare la sua prima locomotiva di manovra a combustibile alternativo. Insieme a un pool di partner tra cui Snam, la società mira a sviluppare progetti per diminuire l’impronta di CO2 dell’operazione di manovra e a portare avanti azioni tese a migliorare l’efficienza del proprio parco mezzi

Trieste - Adriafer ha avviato negli ultimi mesi una collaborazione per sviluppare la sua prima locomotiva di manovra a combustibile alternativo. Insieme a un pool di partner tra cui Snam, la società mira a sviluppare progetti per diminuire l’impronta di CO2 dell’operazione di manovra e a portare avanti azioni tese a migliorare l’efficienza del proprio parco mezzi: "Adriafer vuole mettere a disposizione del porto di Trieste la sua attitudine all’innovazione nel rispetto per l’ambiente - ha dichiarato Maurizio Cociancich, suo Amministratore Delegato -. Questa ricerca è solo una parte dei nostri sforzi per guidare la conversione verso combustibili più puliti in Friuli-Venezia Giulia e fa propria la sfida, non ancora raccolta in Italia, della creazione di un veicolo ferroviario da manovra alimentato da altre fonti energetiche come ad esempio LNG, bioetanolo e idrogeno".
Oltre alla transizione energetica la società punta a un continuo miglioramento della connettività del sistema logistico regionale, anche attraverso la creazione di strategie d’innovazione per il settore ferroviario. Un esempio è EasyWagon, il servizio di noleggio carri a giornata lanciato a fine 2020 e che ha da poco ampliato la sua offerta, includendo una nuova tipologia di carri da 80’ adatti al trasporto di container.
Adriafer sta lavorando per ottimizzare questi servizi a favore della comunità portuale e ferroviaria operanti nel nodo portuale di Trieste con ulteriori soluzioni incentrate sulla logistica collaborativa, che vedono la possibilità di mettere a disposizione asset non utilizzati, come ad esempio i carri in sosta, trasformando così un costo in un’opportunità.
I commenti dei lettori