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Pasqualino Monti: “La Sicilia sia il centro per il reshoring nel Mediterraneo”

“Impegniamo il governo a candidare la Sicilia come hub internazionale per il rientro in Italia delle industrie delocalizzate all’estero. E chiediamo che nell’ambito delle Zes, ci sia una riforma”: così Pasqualino Monti, presidente dei porti della Sicilia Occidentale

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Il presidente dell'Autorità di sistema portuale della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti

 

Palermo - “Impegniamo il governo a candidare la Sicilia come hub internazionale per il rientro in Italia delle industrie delocalizzate all’estero. Chiediamo con forza che, nell’ambito delle zone economiche speciali (Zes), ci sia una riforma che consenta di incrementare i poteri economici, promozionali e amministrativi dei commissari e dei presidenti”.

Questa la sfida lanciata oggi a Palermo da Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, nel corso del convegno “Noi, il Mediterraneo”. Sono intervenuti, in collegamento, i ministri Nello Musumeci e Matteo Salvini, trattenuti a Roma dalla convocazione del Consiglio dei ministri, mentre il viceministro Edoardo Rixi, colpito da un attacco febbrile, ha inviato un messaggio.

Con loro e con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo, e il comandante della Capitaneria di porto di Palermo e direttore marittimo della Sicilia occidentale, Raffaele Macauda, erano presenti imprenditori, opinionisti e rappresentanti del mondo della finanza e dell’industria del trasporto marittimo: Cristina Busi Ferruzzi, Matteo Catani, Simone Demarchi, Edward Luttwak, Paolo Mieli e Massimo Ponzellini.

Secondo Monti, sostenuto dagli interventi degli ospiti, “per la prima volta forse dal dopoguerra a oggi la Sicilia ha la possibilità di diventare il centro effettivo non solo del Mediterraneo ma anche di un’Europa che dovrà trovare, attraverso l’Italia, nuove forme di dialogo politico e, soprattutto, economico con i paesi del Nord Africa e con quelli del Medio Oriente”.

Un parere condiviso dagli interventi degli ospiti presenti, o collegati da remoto come i ministri Musumeci e Salvini. Ancora Monti: “Non sembri un’ipotesi fantasiosa: si tratta, al contrario, di una possibilità più che concreta, conseguente al reshoring industriale postglobalizzazione, alla crisi energetica e al rilancio di mercati che potranno trovare nell’Italia, e in primis in Sicilia, professionalità e risorse imprenditoriali indispensabili per ridisegnare un loro futuro nell’ambito di quella che oggi potrebbe nascere qui, a Palermo, e che si chiama ‘comunità mediterranea’. È il momento di credere e agire di conseguenza, superando ritardi, burocrazia e pizzi che hanno penalizzato negli ultimi cinquant’anni il ruolo dell’Italia”.

Come emerso dal convegno, il recente intervento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sull’hub energetico italiano, si sposa con il riassetto in atto nell’interscambio marittimo mondiale e con la necessità di disporre, al centro del Mediterraneo, non solo di una piattaforma strategica dal punto di vista geopolitico, ma anche di una base strategica produttiva ed economica in grado di confermare con fatti concreti - e l’idea di una revisione globale delle norme sulle zone economiche miche speciali e sulle zone franche può rappresentare la chiave di volta - che la Sicilia ha tutte le caratteristiche per diventare il fulcro di una nuova Europa proiettata a Sud.

Dopo aver assistito alla dichiarazione di impegno senza se e senza ma assunto da Salvini in merito alla realizzazione del ponte sullo Stretto, Monti ha ricordato come tutti gli obiettivi infrastrutturali, anche relativi a opere bloccate da decenni, siano stati raggiunti nel porto di Palermo e siano diventati realtà concreta.

E proprio alla luce di questo successo, Monti ha ribadito il suo j’accuse contro la macchina burocratica che – ha detto – rappresenta il vero “tumore del Sistema Italia” e che ha trovato in passato “terreno fertile nel ministero dell’Ambiente”.

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