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L’incontro

Pnrr e digitale, Fedespedi traccia la strategia

Si è tenuto oggi a Milano il convegno organizzato dalla Fedespedi “La digitalizzazione logistica e il Pnrr”, con cui la federazione ha voluto condividere con le imprese associate e gli operatori del settore lo stato dell’arte degli investimenti previsti dal Piano di Ripresa e resilienza

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Alessandro Pitto, presidente della Fedespedi

 

Milano – Si è tenuto oggi a Milano il convegno organizzato dalla Fedespedi (Federazione nazionale Imprese di spedizioni internazionali) “La digitalizzazione logistica e il Pnrr”. La Fedespedi ha voluto condividere con le imprese associate e gli operatori del settore lo stato dell’arte degli investimenti previsti dal Piano nazionale di Ripresa e resilienza per la digitalizzazione della logistica.

Ad aprire i lavori Paolo Calamandrei, presidente del Digital Innovation Advisory Body, che nel suo intervento ha tenuto a sottolineare l’importanza degli investimenti e dei finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr e il contributo che può portare la Federazione allo sviluppo delle progettualità di sistema ma anche e soprattutto a sostegno delle progettualità delle imprese: “E’ necessario rendere più competitivo tutto il sistema logistico italiano garantendo la libera circolazione dei servizi e permettendo a tutti di accedere alle infrastrutture e ai servizi in modo che vi sia una vera competitività, che garantisca lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. Al prossimo Tavolo operatori convocato dalla Ram presenteremo il contributo della Federazione per mettere a fuoco le esigenze delle imprese di spedizioni per la realizzazione delle progettualità a partire dalla necessità che il dato logistico sia fruibile lungo tutta la catena logistica.”

Ivano Russo, amministratore unico della Ram ha evidenziato come la società del ministero dell’Economia abbia “voluto che nel Pnrr ci fossero 250 milioni per il sistema della logistica. Di questi, 175 sono da destinare direttamente alle imprese che saranno chiamate per potervi accedere a investire in sistemi di interoperabilità (a partire dai Pcs – Port Community System) e cybersicurezza secondo parametri europei che saranno vincolanti per tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nel processo logistico. Mi preme per questo ringraziare la Fedespedi per il duplice lavoro di ascolto degli stimoli da parte delle imprese e di attività di diffusione della cultura in materia nel settore.”

Con l’intervento di Davide Maresca (dello studio legale Maresca & Partners) è stato possibile mettere a fuoco la cornice giuridica di riferimento – a partire dal Regolamento Efti 1056/2020 - che regolamenterà l’ecosistema digitale logistico europeo.

Un ecosistema a cui la pubblica amministrazione sarà obbligata ad aderire ma che può rappresentare per le imprese del settore un’opportunità per potenziare la competitività d’impresa e del Sistema-Paese.

Proprio sulla valorizzazione del diritto di accesso a queste infrastrutture digitale per gli operatori ha dedicato il suo intervento Luca Abatello, alla guida del gruppo Circle Group, che ha ricordato come l’Italia “sia prima al mondo per l’innovazione doganale e delle procedure di importazione ed esportazione. Trasformiamo un obbligo normativo in un’opportunità per trasformare il nostro Paese e incentivare la competitività. È fondamentale a livello di operatori e associazioni cooperare per mettere i dati a comun denominatore e le criticità per favorire lo sviluppo dell’intero sistema”.

Spazio infine alla e-Cmr, che dal 2024 diventerà obbligatoria la sua adozione in tutta Europa e che è tra le riforme previste dal Pnrr. La Fedespedi in vista di quest’adempimento normativo ha avviato un progetto pilota di sperimentazione, avvalendosi della collaborazione con Accudire, start-up italiana che si occupa di blockchain nelle catene logistiche.

Manuel Scortegagna, vicepresidente della Fedespedi con delega ai Trasporti terrestri, protagonista della sperimentazione della digitalizzazione della Cmr, nel suo intervento ha sottolineato come “la lettera di vettura elettronica (e-Cmr) rappresenta una grande opportunità per modernizzare e migliorare la qualità delle catene di distribuzione, a tutto vantaggio delle imprese di trasporto, di spedizioni e delle imprese dell’industria produttiva, rendendo la supply chain un elemento di valore aggiunto in grado di incidere sulla competitività del prodotto”.

Abramo Vincenzi, amministratore delegato della Accudire ha aggiunto come “la e-Cmr di Accudire è una soluzione unica nel contesto italiano ed europeo consentendo a tutte le imprese della supply-chain di soddisfare nello stesso momento le esigenze di operatività e di responsabilità e rispettare pienamente gli aspetti fiscali inerenti le spedizioni internazionali, superando la gestione dei documenti cartacei. Non può esistere interoperabilità fra macchine se non vi è la volontà di cooperare tra i singoli soggetti. La vera interoperabilità è la cooperazione tra soggetti. Avere una e-Cmr significa avere un unico documento digitale accessibile in real time da tutta la supply chain, abbasso i costi di gestione e ho un approccio sostenibile”.

A chiudere i lavori il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto: “La digitalizzazione è al centro dell’agenda di Fedespedi da diversi anni e il convegno di oggi è solo uno dei passi di un percorso di accompagnamento e di supporto delle imprese associate per affrontare i processi di innovazione digitale di cui come imprese di spedizioni vogliamo essere protagonisti. Si tratta, infatti, di un percorso che si fonda sulla consapevolezza che la tecnologia possa essere, talvolta, un fattore non neutrale. Partecipare, dunque, al percorso di costruzione di questo ecosistema digitale è un’opportunità preziosa che la Federazione ha raccolto e continua a portare avanti con grande senso di responsabilità, condividendo la necessità di un approccio interoperabile ossia aperto e collaborativo. Fedespedi in questa fase di transizione dall’analogico al digitale vuole riconfermare il ruolo delle imprese di spedizione di gateway della gestione e dello scambio dei dati.”

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