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Sindacati all’attacco

“Funivie Savona, manca un piano per formare il personale”

Formazione e Funivie: “A tre anni e mezzo dal crollo dei piloni; a cinque mesi dal commissariamento da parte dell’Autorità portuale; e, soprattutto, a sei mesi dalla prevista rimessa in funzione dell’impianto, non c’è ancora nessun piano per la formazione”

di M. Ca.
1 minuto di lettura

La Funivia tra Savona e Bragno 

 

Savona – Formazione e Funivie: “A tre anni e mezzo dal crollo dei piloni; a cinque mesi dal commissariamento da parte dell’Autorità portuale; e, soprattutto, a sei mesi dalla prevista rimessa in funzione dell’impianto, non c’è ancora nessun piano per la formazione del personale”: dura critica da parte di Cgil e Cisl riguardo la mancanza di qualsiasi iniziativa “su una formazione dei dipendenti ora in cassa integrazione che sarebbe fondamentale nell’ottica dell’integrazione ferro-fune e quindi per lo sviluppo di un progetto che veda i parchi di Bragno come aree retroportuali di stoccaggio per il porto di Savona”. Perplessità che aumenta “tanto più che la formazione sarebbe vantaggiosa per la stessa Regione, visto che, nel caso la gara indetta dal commissario andasse deserta, o non avesse un aggiudicatario, dal 1 gennaio 2025 la Regione avrebbe l’onere di gestire l’infrastruttura. Non sarebbe quindi più responsabile e utile formare i lavoratori per rendere l’infrastruttura più appetibile, che non trovarsi poi dopo a doverla gestire?”. Ma il tempo sta per davvero per scadere? O meglio, i tempi, saranno davvero rispettati? Commenta, Simone Turcotto, Cgil: “Sia lo stesso vice ministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, sia, a marzo, il commissario Vittorio Maugliani - confermando l’ottica di nuovo bando integrato, per la ricostruzione della parte crollata e per la manutenzione - avevano posto il ripristino di Funivie entro la fine di quest’anno”.

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