Autoproduzione in porto, regolamento attuativo forse a fine anno
La Filt: «Il testo ottimisticamente potrebbe essere pronto a fine anno, dopo il passaggio al Consiglio di Stato e all’Antitrust».

Container al Vte, porto di Genova
Genova - Incontro venerdì al ministero dei Trasporti tra sindacati, Alis e associazioni armatoriali Assarmatori e Confitarma sul testo del regolamento attuativo circa le nuove disposizioni in materia di autoproduzione contenute nel decreto Rilancio.
«Il testo - spiega Colombo, segretario nazionale della Filt Cgil - ottimisticamente potrebbe essere pronto a fine anno, dopo il passaggio al Consiglio di Stato e all’Antitrust». La norma prevede che l’armatore debba richiedere un’autorizzazione per l’autoproduzione a ogni ingresso in porto, cosa su cui i vettori hanno espresso più volte la loro contrarietà. «Rimane - spiega Colombo al Secolo XIX - la necessità di dover vigilare sulle autorizzazioni all’autoproduzione rilasciate prima della nuova disciplina. In caso di difformità abbiamo evidenziato unitariamente la necessità dell’adeguamento alle nuove disposizioni, pena il decadimento delle stesse e la concessione di un eventuale autorizzazione in base alle nuove regole. I nostri delegati sul territorio avvieranno il monitoraggio». «Auspichiamo un iter rapido - dicono dalla Uiltrasporti - per eliminare quanto prima nei porti le storture emerse in questi anni».
«Sul posto sono intervenuti - spiega Roberto Gulli, segretario generale Uiltrasporti Genova - i delegati di Cgil, Cisl, Uil e della Compagnia Unica, insieme agli Rls di sito e agli ispettori, oltre alla Capitaneria di Porto. La nave è ripartita lasciando a terra alcuni pezzi che dovevano essere caricati». «A seguito della richiesta di talune specifiche attività da parte dei sindacati - replicano da Gnv - gli ispettori dell’Adsp hanno accertato lo svolgersi delle stesse. Nessuna contestazione è stata rivolta alla compagnia dalle autorità competenti»