Maersk apre il polo del freddo a Dammam
Il gruppo danese A.P. Moller - Maersk rafforzerà le sue operazioni in Arabia Saudita con un nuovo impianto di celle frigorifere presso il porto King Abdulaziz di Mawani, a Dammam. L’impianto sorgerà su 13.300 metri quadrati e sarà progettato per gestire 168 mila posti pallet

Gli impianti della Maersk a Dammam
Dammam – Il gruppo danese A.P. Moller - Maersk rafforzerà le sue operazioni in Arabia Saudita con un nuovo impianto di celle frigorifere presso il porto King Abdulaziz di Mawani, a Dammam. L’impianto sorgerà su 13.300 metri quadrati e sarà progettato per gestire 168 mila posti pallet all'anno nel secondo porto più grande dell'Arabia per numero di container refrigerati movimentati.
Per arrivare a questo obiettivo la Maersk ha firmato l’accordo con la società immobiliare Refad Real Estate, e aprirà le porte della struttura a marzo di quest’anno per i suoi clienti. L'accordo è stato firmato alla presenza del ministro dei Trasporti e della logistica, Saleh bin Nasser Al-Jasser, il presidente dell'Autorità portuale saudita, Omar bin Tala Hariri, l’amministratore delegato della Maersk Arabia, Mohammad Shihab, e il presidente della Al Qahtani, lo sceicco Abdulaziz Abdelhadi Al-Qahtani: “L'Arabia è un mercato importante per noi. Con più di un quinto delle importazioni di cibo del Paese che passa attraverso il porto di King Abdulaziz a Dammam, vorremmo creare un impianto di stoccaggio refrigerato all'avanguardia che ci aiuterà a servire meglio l'industria alimentare – afferma Shihab – La nostra ambizione è connettere e semplificare le catene di approvvigionamento dei nostri clienti. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo essere vicini a loro, collaborare con soci fidati e affidabili e costruire una rete che consenta veramente il commercio globale. Con la nostra nuova struttura a Dammam, ci stiamo preparando per raggiungere tutti e tre gli obiettivi”.
Dammam gode di una posizione strategica sotto diversi punti di vista. Molti produttori di trasformazione alimentare nelle diverse zone industriali e comunità residenziali hanno sede intorno al porto King Abdulaziz a Dammam.
Questo significa che c'è produzione e consumo di prodotti alimentari dentro e intorno al porto arabo. Inoltre, Dammam si trova nelle immediate vicinanze dei vicini Paesi del Golfo come Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain e Qatar, il che lo rende uno snodo di distribuzione molto importante per diversi mercati.
Dall'altro lato, il porto di King Abdulaziz è anche fortemente collegato all'entroterra attraverso una solida rete stradale e ferroviaria, che lo rende il luogo preferito da molti. L'impianto di celle frigorifere della Maersk a Dammam servirà principalmente per immagazzinare merci congelate come pollame, carne, verdure, dolciumi e alimenti trasformati.
La struttura ospiterà anche merci refrigerate come latticini e frutta di stagione. Per garantire la massima qualità del servizio, la struttura sarà dotata di standard di livello mondiale per quanto riguarda il controllo della temperatura e dell'umidità.
Questo contribuirà a garantire uno spreco di cibo minimo o nullo durante la sua conservazione presso la struttura. I clienti avranno anche una visibilità completa su questi parametri, creando così operazioni trasparenti e affidabili.
I parametri Esg, in particolare quelli legati alla decarbonizzazione, sono al centro di ogni decisione presa dalla Maersk. In linea con questa politica, sono state fatte diverse considerazioni per garantire che le emissioni di gas serra siano mantenute al minimo attraverso varie azioni come un impianto di pannelli solari da 600 kilowatt che sarà installato sul tetto della struttura per generare almeno il 15% del fabbisogno energetico all'inizio delle operazioni.
Questa centrale elettrica può essere ampliata per coprire la maggior parte del fabbisogno energetico in futuro. Verrà installato un impianto di trattamento dell'acqua in loco per soddisfare tutte le esigenze idriche della struttura.
Questo eviterà il trasporto di acqua su camion da impianti di trattamento delle acque esterni, eliminando così le emissioni di carbonio derivanti dalla guida di questi camion per quasi 87.600 chilometri all'anno.
Nel prossimo futuro, anche i camion che fanno manovra tra la struttura e il terminal del porto di King Abdulaziz saranno sostituiti con quelli elettrici per ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio.
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