Depositi Chimici in porto a Genova, c’è il piano sicurezza
Nuovo passaggio per la ricollocazione dei Depositi chimici da Multedo al porto di Genova, nella zona di Sampierdarena: lo scorso 4 gennaio, secondo gli aggiornamenti sul sito dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale
di A. Qua.
L'area di Ponte Somalia nel porto di Genova, dove dovrebbero sorgere i nuovi Depositi chimici (frk)
Genova – Nuovo passaggio per la ricollocazione dei Depositi chimici da Multedo al porto di Genova, nella zona di Sampierdarena: lo scorso 4 gennaio, secondo gli aggiornamenti sul sito dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, si sarebbe concluso il progetto di fattibilità tecnico-economica per quest’opera.
Il passaggio clou di questa complessa procedura sarà però la presentazione, da parte di Superba, cioè l’azienda che gestisce i depositi, del progetto definitivo dell’opera. In attesa di questo documento, la Superba ha depositato nei giorni scorsi al Comitato tecnico-scientifico regionale il rapporto di sicurezza preliminare dell’opera, che dovrà essere esaminato e poi portato in Conferenza dei servizi, che può essere aperta in parallelo rispetto a questa procedura, anche perché i tempi tecnici al Comitato tecnico-scientifico prevedono circa quattro mesi.
L’approdo è poi la Valutazione di impatto ambientale. Sul fronte dei Depositi, il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha dato l’ok con prescrizioni all’adeguamento tecnico funzionale (necessario per cambiare il mutamento di destinazione d’uso dell’area portuale, oggi dedicata la traffico dei traghetti) per ospitare i depositi.
Un via libera con diverse osservazioni, tanto che il Consiglio ha sostanzialmente rimandato, sulle criticità individuate, decisioni più specifiche da parte dei soggetti che avranno il compito di operare sui i successivi passaggi autorizzativi.
A oggi, l’arrivo di navi cisterna - ai Depositi, che verrebbero collocati su Ponte Somalia, dovrebbero infatti approdare delle unità chimichiere - nel bacino portuale di Sampierdarena è vietato dall’ordinanza della Capitaneria di porto dei Genova numero 32/2001, c1/articolo 6, che fa divieto alle navi cisterna petrolifere e petrolchimiche di ormeggiare e movimentare nelle aree del porto come quella di Ponte Somalia: questo è uno dei nodi che la Capitaneria deve sciogliere per poter dare il suo eventuale assenso alla modifica dell’ordinanza.
Il 15 marzo inoltre è stata fissata una maxi-udienza pubblica al Tribunale amministrativo della Liguria in merito sia al ricorso presentato dal Municipio Centro Ovest, assieme a cittadini e comitati di Sampierdarena, sia quello avanzato dal gruppo armatoriale Grimaldi. L’Authority prevede l’inizio dei lavori, per un valore di 30 milioni di euro, nel secondo semestre dell’anno in corso.
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