Appalti, così la Diga di Genova ha anticipato il nuovo Codice
Tra i princìpi che ispireranno il nuovo Codice appalti, dice Michele Corradino, magistrato della Consiglio di Stato, ci sarà anche “quello della fiducia. Lo Stato ha sempre costretto i suoi funzionari in una gabbia normativa”

Michele Corradino
Roma – Tra i princìpi che ispireranno il nuovo Codice appalti, dice Michele Corradino, magistrato della Consiglio di Stato, ci sarà anche “quello della fiducia. Lo Stato ha sempre costretto i suoi funzionari in una gabbia normativa. Il Codice, operativo da luglio, invece incoraggia l’uso di contratti innovativi”.
Non solo quindi la procedura con bando e buste, ma ad esempio partenariato per l’innovazione, o dialogo competitivo: quello che, insieme a soli tre altri enti nel 2022, l’Autorità portuale di Genova ha usato per concludere la gara per la nuova Diga foranea.
Corradino introduceva la due giorni di Uniontrasporti (ieri e oggi) sullo sviluppo delle infrastrutture in Italia. Dall’analisi raccolta dai Libri bianchi regionali, emerge che l’Italia ha bisogno di 200 miliardi di investimenti, per quasi la metà opere stradali, dove spiccano oltre 10 miliardi tra i progetti della Gronda e della Predosa-Carcare.
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