In evidenza
Blue Economy
Shipping
Transport
Blog
Nuovi investimenti sotto la Lanterna

Genova e Amburgo si alleano: patto su traffici e svolta green

Il bilancio della municipalità di Amburgo vale 27 miliardi: “Sommando la Regione e il Comune di Genova non arriviamo nemmeno alla metà di quella cifra”. Giovanni Toti ha appena finito di parlare con il sindaco della capitale tedesca dello shipping

di Simone Gallotti
1 minuto di lettura

Da sinistra: il governatore ligure Giovanni Toti; il sindaco di Genova, Marco Bucci e il presidente del porto di Genova-Savona, Paolo Emilio Signorini (pamabianchi - freaklance)

 

Genova – Il bilancio della municipalità di Amburgo vale 27 miliardi: “Sommando la Regione e il Comune di Genova non arriviamo nemmeno alla metà di quella cifra”. Giovanni Toti ha appena finito di parlare con il sindaco della capitale tedesca dello shipping e uno dei porti più importanti del Nord Europa.

Insieme a Marco Bucci e Paolo Signorini - rispettivamente sindaco e presidente del porto di Genova - sono volati in Germania per incontrare i vertici di Hapag-Lloyd che lì ha il suo quartier generale, oltre che il primo cittadino di Amburgo.

Ad accompagnarli Aldo e Roberto Spinelli, i soci italiani che da qualche mese hanno aperto le porte della banchina di Sampierdarena al colosso tedesco. U sciu Aldo è ormai di casa nella città portuale e il colloquio con Rolf Habben Jansen, numero uno di Hapag-Lloyd, ha chiarito anche gli investimenti che i tedeschi vogliono portare avanti su Genova: "Abbiamo parlato della nuova diga e loro hanno spiegato che è fondamentale perché hanno in programma di portare a Genova, sulle banchine che stanno gestendo con Spinelli, le mega navi della compagnia tedesca” spiega Toti.

E a quel tavolo Hapag-Lloyd ha anche annunciato il potenziamento della sede genovese, strategica per il Sud Europa e per il mercato che il colosso vuole aggredire: “Puntano a raddoppiare gli effettivi attuali” racconta Toti.

Oggi Hapag-Lloyd impiega 500 persone e il gruppo Spinelli nel suo complesso supera le 1.600 unità.

I SINDACI A CONFRONTO
Il primo cittadino di Amburgo è in sostanza un amministratore delegato di un grande gruppo della portualità. Lo dimostra il numero relativo al bilancio, ma la sua libertà di azione è ben rappresentata anche dalle partecipazioni azionarie della municipalità. A cominciare proprio da Hapag-Lloyd: la città pesa per oltre il 13% nel capitale della linea e agisce anche da gestore strategico del porto.

Amburgo insomma ha le mani libere in tema di economia marittima e sul destino del suo porto. E questo ha ovviamente ingolosito il sindaco Bucci: quel modello sembra tagliato su misura per la sua strategia. E sulla stessa lunghezza è il governatore Toti. Il ragionamento è: il peso degli enti locali deve aumentare anche e soprattutto dopo il via libera alla riforma Calderoli.

IL PATTO
Gli enti locali hanno deciso di fare fronte comune su un tema: l’elettrificazione delle banchine. Lo confermano i partecipanti al tavolo istituzionale: sindaco, governatore e presidente del porto.

Amburgo e Genova faranno fronte comune in Europa, insieme ad altre città portuali, per rendere più stringenti gli obblighi degli armatori sul cold ironing. L’alleanza si basa sulla necessità di chiedere a Bruxelles azioni più incisive affinché, quando l’elettrificazione delle banchine sarà realizzata, gli armatori si attacchino effettivamente alla spina per alimentare le navi attraccate.

I commenti dei lettori