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“Dove sono i finiti i fondi per formazione ed esodo?”

Morti in banchina, i porti verso lo sciopero di 24 ore

A seguito delle due morti registrate a Trieste e Civitavecchia, le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamano uno sciopero “fino a 24 ore” in tutti i porti italiani. Le modalità di sciopero nei porti liguri

Aggiornato 2 minuti di lettura
(ansa)

Genova – A seguito delle due morti registrate a Trieste e Civitavecchia, le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamano uno sciopero “fino a 24 ore” in tutti i porti italiani, oltre all’ora di sciopero già scattata dopo i due tragici incidenti. Le modalità saranno gestite a livello territoriale, con inizio comunque entro le ore 24.00 di oggi.

In Liguria le modalità dello sciopero saranno queste: 

a Genova dalle 24.00 dell’11 febbraio 2023 fino alle 24.00 del 12 febbraio 2023, a partire dal 4° turno (es. 22/24/01) e fino al 3° turno (es. 17.59/18.59/21.59).A partire dalle ore 7.00 di sabato 11 febbraio verrà effettuato un volantinaggio presso il varco portuale di Ponte Etiopia.

A Savona lo sciopero sarà dalle 7.00 dell’11 febbraio alle 7.00 del 12 febbraio 2023, a partire dal 1° turno fino al 4° turno.

Alla Spezia lo sciopero sarà dalle ore 19.00 dell’11 febbraio alle 19.00 del 12 febbraio 2023, con le seguenti modalità: 4° turno del 10/02/2023 dalle 19.00 alle 01.00 del 11/02/2023 1° turno del 11/02/2023 dalle 01.00 alle 07.00 del 11/02/2023 2° turno del 11/02/2023 dalle 7,00 alle 13,00 del 11/02/2023 3° turno del 11/02/2023 dalle 13,00 alle 19,00 del 11/02/2023  

“Con le istituzioni e le associazioni datoriali va trovata una sintesi capace di dare sollievo a un’emergenza che è sempre più un bollettino di guerra – dicono dai sindacati -. In un Paese civile qual è il nostro non si può più pensare di andare al lavoro e non fare più rientro a casa. La prevenzione, il rispetto delle regole e soprattutto la sicurezza, devono stare in cima a qualunque priorità, a partire da quelle del governo. Ci impegniamo fin da subito, nel mettere in campo iniziative con le istituzioni e parti datoriali, mirate a produrre azioni concrete e tempestive, a partire dalla definizione del fondo di accompagnamento all’esodo e l’indispensabile rafforzamento della formazione che ridurrebbero sicuramente le casistiche. 

"Due morti sul lavoro nei porti italiani in poche ore sono un peso insopportabile sull’intero mondo del lavoro e sulla portualità italiana – dicono dal consiglio direttivo della Assiterminal – . L’associazione esprime la propria vicinanza alle famiglie dei due lavoratori a alle organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori dei porti italiani e alle rispettive aziende. Oltre alle azioni immediate dettate dal dolore e dalla comprensibile rabbia che desta ogni morte sul lavoro, occorre intensificare ancora di più l’azione e gli investimenti sulla formazione e sulla certificazione dei processi aziendali organizzati per prevenire gli incidenti e costruire sistemi che abbiano al centro la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro. A questo proposito siamo stati proprio noi, supportati dai sindacati, a proporre la norma approvata nell’ultima legge di bilancio che istituisce un fondo per promuovere i sistemi di gestione sulla sicurezza e ulteriori strumenti per la promozione della formazione e della cultura della sicurezza sul lavoro. Ora serve il decreto attuativo rendere efficace il percorso che abbiamo costruito”. 

"Prima di tutto, vorrei esprimere il cordoglio di tutta l'associazione e mio personale ai familiari dei lavoratori portuali vittime di incidenti nel porto di Trieste e nel porto di Civitavecchia». A dichiararlo è il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri. L'associazione dei porti italiani torna a ribadire l'impegno a fare quanto possibile per scongiurare incidenti che possano portare a conseguenze tragiche. Insieme ai presidenti delle Autorità di sistema portuale sono state messe in atto diverse azioni su questo tema così delicato. Tra queste: un protocollo d'intesa con Inail che sarà sottoscritto nelle prossime settimane e di cui si darà ampia diffusione, nonché l'impegno economico da parte delle Adsp, insieme a tutte le parte datoriali e condiviso con le parti sociali, per l'attuazione del cosiddetto Fondo Esodo che consentirà l'accompagnamento dei lavoratori fragili e anziani verso il pensionamento. Inoltre, Assoporti ha appena richiesto un incontro urgente con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, e con il viceministro con delega ai porti Edoardo Rixi per valutare altre utili iniziative su questo tema: “Ci stringiamo in rispettoso silenzio intorno alle famiglie dei lavoratori. Come abbiamo sempre detto, la sicurezza e la salute dei lavoratori è un bene sul quale non si può transigere. Saranno le autorità competenti a stabilire le responsabilità di quanto accaduto, ma come Assoporti con le Adsp sarà fatto quanto possibile per scongiurare futuri incidenti”, ha concluso Giampieri.

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