Morti in porto, incontro al Mit senza sindacati: la Filt minaccia la mobilitazione
“Non si governa il mondo dei trasporti senza la rappresentanza dei suoi lavoratori”. Ad affermarlo il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio nella relazione introduttiva al Congresso nazionale della categoria dei trasporti della Cgil in corso a Catania,

Il segretario nazionale della Filt Cgil, Stefano Malorgio
Catania - “Non si governa il mondo dei trasporti senza la rappresentanza dei suoi lavoratori”. Ad affermarlo il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio nella relazione introduttiva al Congresso nazionale della categoria dei trasporti della Cgil in corso a Catania, sottolineando che “anche oggi, a seguito dei recenti morti sul lavoro nei porti, il governo ha ritenuto di non convocare le parti sociali. Noi non inseguiremo una convocazione - sostiene il numero uno della Filt - vogliamo che si risolvano i problemi. Se è la via del non dialogo quella che si sta seguendo, noi nei trasporti, sappiamo come far sentire la nostra voce, partendo anche dalla sicurezza, con un momento di mobilitazione collettiva su un tema che richiede tutta la forza unitaria del sindacato”.
La polemica nasce dal fatto che la scorsa settimana, a seguito della morte in porto di due lavoratori in meno di 24 ore, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha convocato un tavolo con i presidenti dei porti in cui sono avvenute le due tragedie (Trieste e Civitavecchia) e poi le rappresentanze di Assoporti e dei Assiterminal, ma senza i sindacati.
La mossa aveva già indispettito Claudio Tarlazzi: “Associazioni datoriali e sindacati - ha sottolineato il segretario generale della Uiltrasporti - hanno affrontato più volte i temi della portualità insieme arrivando spesso a fare sintesi importanti come ad esempio il testo, mai emanato dai ministeri, di aggiornamento della legge 272/99 sulla salute e sicurezza dei lavoratori portuali. Nell'affrontare il tema della sicurezza, legato anche alla questione dell'esodo anticipato per i lavoratori portuali, non si può escludere chi rappresenta i lavoratori del settore. Non vorremmo essere costretti a dover proclamare un'altra azione di sciopero per esprimere le nostre istanze e far sentire la voce dei lavoratori portuali”.
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