Porto di Rotterdam, una società ad hoc per l’elettricità di banchina
L'Autorità portuale di Rotterdam ha aumentato dal 20 al 50% la sua quota nella Rotterdam Shore Power (Rsp), una società tra il gruppo dell’elettricità olandese Eneco e dell'Autorità portuale

Il porto di Rotterdam
Rotterdam – L'Autorità portuale di Rotterdam ha aumentato dal 20 al 50% la sua quota nella Rotterdam Shore Power (Rsp), una società tra il gruppo dell’elettricità olandese Eneco e dell'Autorità portuale.
La società, che è quindi partecipata pariteticamente, prevede di accelerare ed espandere ulteriormente la fornitura di energia da terra nel massimo porto europeo nei prossimi anni, per ridurre ulteriormente le emissioni di anidride carbonica e di azoto, e migliorare la qualità dell'aria: la Rotterdam Shore Power sviluppa, investe e gestisce impianti di alimentazione da terra per i terminali del porto, in modo che le navi possano spegnere i loro generatori a gasolio durante l'ormeggio, per prevenire l'emissione di particolato, azoto e CO2. La Rsp fornisce energia da terra per le navi del gruppo Heerema, nell’area del Canale di Caland dallo scorso anno, operazione all'epoca supportata in parte dal Comune di Rotterdam. Per questo progetto è stata costruita una nuova sottostazione per fornire 20 megawattora di elettricità dal vento, l'equivalente del consumo energetico di 15 mila famiglie.
Sono stati avviati progetti anche nei terminal della Boskalis (a Waalhaven) e della Dfds Ferries (a Vlaardingen): nei prossimi anni, la Rsp intende espandere ulteriormente la propria offerta nel porto, in modo che entro il 2028 tutti i terminal container a servizio della navigazione oceanica siano dotati di alimentazione da terra.
Questo può ridurre le emissioni di 200 mila tonnellate di CO2 e 2.500 tonnellate di azoto all'anno. Con questa ambizione, Rotterdam sta anticipando le regole dell'Unione europea che prescrivono l'uso dell'energia da terra per le navi portacontainer e le navi passeggeri entro il 2030.
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