Una serata al Duse per la lotta all’autismo
Il tema della discriminazione e dell’isolamento sociale che ha visto vittime bambini e bambine affette da autismo ha spesso occupato pagine di giornali locali e nazionali. Lottare contro queste discriminazioni è possibile: lo ha dimostrato in questi anni la We Play Football

Il teatro Duse di Genova
Genova – Il tema della discriminazione e dell’isolamento sociale che ha visto vittime bambini e bambine affette da autismo ha spesso occupato pagine di giornali locali e nazionali. Lottare contro queste discriminazioni ed allo stesso tempo offrire supporto qualificato a questi ragazzi è possibile, lo ha dimostrato in questi anni la We Play Football Asd, associazione del terzo settore che da anni si dedica a bambini e bambine affette da autismo.
In una serata in cui nelle piazze di Genova si celebrerà il ritorno in Seria A del Genoa, al Teatro Duse di Genova andrà in scena oggi alle ore 21.00 un altro importante spettacolo organizzato dalla We Play Football con il sostegno del mondo dello shipping, presente in massa a sostenere l’evento (nel comitato promotore sono presenti praticamente tutte le associazioni più prestigiose del settore e molti importanti operatori). A salire sul palco per due ore di divertimento saranno i Pirati dei Caruggi, Andrea di Marco e Alberto Patrucco. La serata sarà invece condotta da Gabri Gabra e vedrà un momento di approfondimento sulle attività condotte a favore dei bambini inquadrati nello spettro autistico ad opera sia della We Play Football che dalla Fondazione Ets Philos - Impresa Accademia Pedagogica Sociale, da anni impegnata al fianco di famiglie e bambini.
L’obiettivo sarà quello di raccogliere fondi destinati a un innovativo progetto di sostegno alla socializzazione e recupero psicomotorio di tanti bambini. L’autismo è oggi uno dei disturbi del neuro sviluppo in più rapida crescita in tutto il mondo.
Gli studi epidemiologici internazionali mostrano un incremento generale delle Asd (Autistic Spectrum Disorders). Alcuni dei dati più recenti indicano che ne soffre un bambino ogni 54 negli Stati Uniti, uno su 86 in Gran Bretagna, uno su 77 in Italia, con una prevalenza maggiore di 4,4 volte dei maschi sulle femmine.
Il disturbo è caratterizzato da una generale compressione dell’interazione sociale e talvolta da un importante deficit della comunicazione verbale e motoria che nella maggior parte dei casi porta ad un autoisolamento del bambino.
L’obiettivo di We Play Football e del Progetto “Tutti insieme in campo” è quello di abbattere il muro dell’isolamento, della comunicazione e delle limitazioni motorie dei ragazzi affetti da Dsa, attraverso il gioco del calcio universalmente amato e praticato dai bambini in tutto il mondo.
Tecniche didattiche innovative, legate alla pratica dello sport e del calcio, accompagnate da un team medico di esperti, psicologi ed educatori costituiscono i tratti essenziali di questa iniziativa a cui si affideranno famiglie e bambini nei prossimi anni.
L’associazione ringrazia per la partecipazione Lorenza Rosso, assessore alla Avvocatura e affari legali, servizi sociali, famiglia e disabilità; Sergio Gambino, assessore alla Sicurezza, polizia locale, protezione civile e volontariato; Simonetta Lumachi, socio fondatore di Philos, psicopedagogista clinico, specializzata in riabilitazione psicoeducativa per soggetti autistici e mediatore familiare; Silvano Solari, psicologo e psicoterapeuta, redattore scientifico della rivista Autismo (edizioni Erickson) e consulente di Philos; il comitato promotore costituito da Spediporto, Unisalute, Fedespedi, Coacci & Lastrico, Fa.m.a., Assagenti, Banchero Costa, Ignazio Messina e Priano Marchelli.
Si ringraziano per le donazioni già pervenute le aziende Spediservices, Csp (Consorzio Servizi Portuali), Vgm, Dafarra Group, BCube, Accapierre, Goa Logistics, c. Steinweg Gmt, P&A, Laghezza Customs & Logistics, A. Hartrodt, Psa Italy, Contline Logistica, Gruppo Fos, Finsea, Onhc, Sis, Terminal San Giorgio. Si ringrazia inoltre il Comune di Genova per il patrocinio.
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