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«Il mio investimento in Tecnoservice? Un segnale per tutti» / INTERVISTA

Genova - Cosulich: «Siamo contrari ai “raid” in Italia. Dall’associazionismo arrivano brutti esempi».

ALBERTO GHIARA
2 minuti di lettura
mezzobusto 

Genova - L’acquisto del 50 per cento di Tecnoservice da parte della Fratelli Cosulich segna un altro passo avanti nella strategia di sviluppo del gruppo sull’intera catena logistica. «La nostra azienda - spiega uno dei titolari, Augusto Cosulich - è nota per le proprie attività di agenzia marittima e bunker trading, ma è operativa anche come armatore, terminalista, spedizioniere, nel trading di prodotti finiti, nella gestione di mega-yacht, nelle assicurazioni. Siamo una delle poche agenzie marittime indipendenti rimaste in Italia e in Europa, in seguito alla concentrazione che c’è stata del settore dello shipping. Nostri clienti sono compagnie come Cosco, Arkas, Irisl, Borchard Line, Cotunav, Ethiopian shipping lines. Stiamo cercando di diversificare all’interno dell’agenzia marittima nel campo della logistica e nel campo delle spedizioni. Ci siamo espansi nel settore siderurgico, dove abbiamo cominciato a lavorare qualche anno fa con Duferco, Novex e più recentemente con Metinvest, uno dei più importanti operatori del mondo con base in Ucraina, a Kiev. Per loro importiamo circa 3 milioni di tonnellate di bramme a Porto Nogaro e a Marghera. Con l’acquisto di Tecnoservice abbiamo chiuso il ciclo logistico. Facciamo le navi, l’agenzia e anche con Tecnoservice anche la parte a terra, il trasporto ai laminatoi di Metinvest che si trovano a Porto Nogaro e a Verona».

Il Gruppo Cosulich è presente sul mercato internazionale da oltre 160 anni e abbraccia tutti i settori dell’industria dello shipping con un giro d’affari di circa un miliardo di euro all’anno. Impiega circa 1.250 addetti nel mondo e possiede uffici di proprietà in Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Macao, Portogallo, principato di Monaco, Turchia, Singapore, Hong Kong, Vietnam, Shanghai, Dublino, Belfast e Emirati Arabi Uniti. La Fratelli Cosulich SpA gestisce già da anni l’agenzia e il trasporto di prodotti siderurgici per primarie società internazionali come Metinvest, Duferco e Novex. La joint-venture con Tecnoservice rappresenta un’importante opportunità per entrambe le società per sviluppare ulteriormente l’attività di logistica, terminalistica e trasporto multimodale di prodotti siderurgici, contenitori e project cargo. «I nostri soci, la famiglia Provezza, sono - racconta Augusto Cosulich - una famiglia bresciana, fortissima nel settore dell’acciaio. Sono cresciuti a pane e acciaio fin da bambini, hanno una grande conoscenza di questo settore. Noi li possiamo aiutare da lato finanziario e per il marketing, per sviluppare investimenti e clientela». La Tecnoservice S.r.l. gestisce da anni le varie fasi della logistica fornendo un servizio completo ai propri clienti, seguendo le diverse fasi della filiera, spaziando dalle operazioni portuali e doganali, alla distribuzione dei prodotti mediante le diverse modalità di trasporto ferroviario, fluviale e stradale.

L’investimento in Tecnoservice non sarà l’ultimo per il gruppo Cosulich. «Abbiamo una decina di acquisti sul tavolo, stiamo facendo le due diligence», afferma Cosulich, che vorrebbe un’imprenditoria italiana più dinamica e presente sul mercato. La sua famiglia guida il gruppo di cui fa parte da cinque generazioni e da poco sono entrati nel consiglio d’amministrazione tre esponenti della sesta generazione. «Come gruppo - dice - cerchiamo continuamente di investire. Siamo fautori delle acquisizioni e contrari ai raid in Italia di fondi d’investimento che portano via lavoro agli imprenditori italiani unicamente per ridurre i costi per speculare e rivendere. Siamo proprio concorrenti dei fondi, abbiamo fatto tante acquisizioni e continuiamo a farne. Vediamo un’imprenditoria poco attiva nelle acquisizioni e nello sviluppo. Ci sono poche aggregazioni a Genova. Vediamo un grande problema nelle associazioni a cominciare da quelle armatoriali: trovo ridicolo che esistano due associazioni in Italia solamente perché i leader non vanno d’accordo. Fanno solamente del male al nostro settore, come i contrasti che ci sono stati in Assiterminal. Bisognerebbe comunicare i più fra noi, invece ci sono troppe gelosie, specialmente a Genova, in un momento in cui si potrebbe fare molto perché la città è ben governata dal sindaco Bucci e dal governatore della Liguria Toti»

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