Agenzia per la sicurezza Genova, sede a Torre Fiumara
Genova - L’indirizzo, almeno sulla carta, adesso è certo: ed è quello della Torre Fiumara a Sampierdarena. Ancora non ci sono, però, gli inquilini, e non si sa quanto tempo ci vorrà per passare dai progetti alla piena operatività. L’oggetto ancora nebuloso è la sede genovese di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali, istituita dal Decreto Genova nel 2018
Annamaria Coluccia
Genova - L’indirizzo, almeno sulla carta, adesso è certo: ed è quello della Torre Fiumara a Sampierdarena. Ancora non ci sono, però, gli inquilini, e non si sa quanto tempo ci vorrà per passare dai progetti alla piena operatività. L’oggetto ancora nebuloso è la sede genovese di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali, istituita dal Decreto Genova nel 2018, dopo il crollo del ponte Morandi, e diventata operativa a novembre dell’anno scorso, anche se con molti limiti e molte difficoltà ancora da risolvere. Sfumata definitivamente l’ipotesi - che era stata ventilata in un primo tempo - di insediare a Genova la sede principale del nuovo ente di controllo, è rimasto l’obbligo (di legge) di aprire nel capoluogo ligure una delle strutture territoriali, rispetto a quella romana principale. E, sempre secondo la legge, la sede genovese deve occuparsi prevalentemente di infrastrutture stradali e autostradali (un’altra sede è a Firenze, dove si trovava l’Agenzia per la sicurezza ferroviaria che è stata assorbita da Ansfisa).
Da Roma spiegano quindi che «si sta predisponendo l’apertura della sede a Genova, come previsto dalla norma istitutiva dell’Agenzia», e che sono stati individuati «degli spazi a Torre Fiumara e attivate le procedure per renderla operativa», anche se al momento tutto il personale di Ansfisa lavora in telelavoro. Secondo quanto previsto dalla prima procedura di reclutamento del personale, alla sede genovese sono destinate 10 persone, anche se l’Agenzia fa sapere che «è riuscita, al momento, a reclutare soltanto quattro unità di personale che hanno accettato la sede di Genova». Quindi meno della metà di quelli da assegnare. A loro si aggiunge poi un dipendente inserito nel settore ferroviario.
Il personale mancante dovrebbe essere assunto con procedure e concorsi pubblici, che Ansfisa conta di avviare nei prossimi mesi. Ma proprio la carenza di personale è il problema principale con cui si trova a fare i conti l’ Agenzia, come ha denunciato la settimana scorsa anche il direttore Fabio Croccolo, nella prima relazione annuale sull’attività di Ansfisa. Rispetto a una pianta organica asegnata di 569 persone, infatti al momento sono in servizio solo 164 dipendenti, il che limita pesantemente le possibilità di azione, e quindi l’attività di controllo dell’Agenzia. Una situazione, questa, denunciata anche dalla deputata ligure di Italia Viva Raffaella Paita, presidente della commissione Trasporti della Camera, che ha appena presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, per chiedergli se sia a conoscenza di questa situazione, e quali iniziative intenda intraprendere, per incrementare il personale dell’Agenzia e per incentivare le attività di controllo sulla sicurezza delle infrastrutture del Paese.
Intanto, c’è comunque un’iniziativa che Ansfisa sta mettendo in cantiere a Genova, e che è stata annunciata dal direttore Croccolo proprio durante la relazione annuale: un master che l’Agenzia sta progettando, in collaborazione con il Dime (Dipartimento ingegneria meccanica) dell’Università di Genova e con l’Istituto italiano della saldatura, che pure ha sede nel capoluogo ligure, dal titolo “Gestione e sicurezza delle reti e dei sistemi di trasporto”. Secondo i piani il master dovrebbe essere avviato a febbraio del prossimo anno. Sperando che allora la sede genovese sia una realtà.
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