L'ex Bombardier torna a respirare: nuove commesse per il rilancio
Si apre una nuova pagina nella storia dello stabilimento vadese ex Bombardier, fra i più importanti dell’industria ferroviaria italiana. Dopo anni di crisi, di cui ancora oggi si avvertono le ripercussioni, il 2022 sta portando novità positive dopo l’acquisizione del ramo di Bombardier Transportation da parte del colosso francese Alstom
Giovanni Vaccaro
Vado Ligure - Si apre una nuova pagina nella storia dello stabilimento vadese ex Bombardier, fra i più importanti dell’industria ferroviaria italiana. Dopo anni di crisi, di cui ancora oggi si avvertono le ripercussioni, il 2022 sta portando novità positive dopo l’acquisizione del ramo di Bombardier Transportation da parte del colosso francese Alstom. Proprio in questi giorni la compagnia pugliese Gts Rail, specializzata nel trasporto merci dal Sud al Nord Italia, ha formalizzato l’acquisto di altre cinque locomotive della serie E494. L’operatore barese, oggi controllato dalla famiglia di Alessio Muciaccia, a fronte dei risultati del 2021 (124 mila spedizioni effettuate, 130 milioni di euro di fatturato, in aumento del 18%) e del previsto incremento di traffici, ha annunciato che quest’anno investirà 30 milioni di euro in nuovo materiale ferroviario.
La parte del leone è rappresentata dalle locomotive, che verranno costruite nello stabilimento di Vado per essere consegnate a partire da maggio. Le macchine saranno dotate degli apparati per l’ultimo miglio, ossia saranno in grado di operare anche nei terminal e non solo sulle linee a lunga distanza: «Inoltre - spiega Muciaccia - abbiamo stipulato un contratto di manutenzione per 10 anni per le locomotive, in modo da avere assistenza puntuale dallo stesso produttore». Nei piani Gts c’è anche l’acquisto di 100 nuovi carri merci dalla ceca Walbo. Nel frattempo Alstom deve gestire il recente ordine per la fornitura di 15 locomotive della famiglia Traxx depositato da Railpool, la principale società europea di leasing con oltre 250 locomotive nel proprio parco. Le nuove 15 macchine saranno prodotte a Kassel, in Germania, e a Vado Ligure, per essere destinate ai clienti di Railpool in Norvegia, Svezia e Italia. Sempre a Vado è in programma la produzione di una parte importante dei 17 convogli passeggeri Zefiro 1000 destinati all’alta velocità spagnola.
La commessa riguarda 34 vetture dotate di cabina di guida. Solo quest’ultimo lotto impegnerà lo stabilimento vadese per un anno, tanto che, pur essendo ancora una fase di transizione, le tornate di cassa integrazione del personale sono pronte per essere archiviate. Non solo, Alstom ha anche in progetto la costruzione di un nuovo capannone destinato sia alla costruzione sia alla manutenzione, aumentando il carico di lavoro relativo alla cura e alla ristrutturazione delle carrozze passeggeri. La speranza per il futuro è che il sito vadese sia coinvolto anche nei piani di Alstom per la produzione dei treni alimentati a idrogeno, prossima scommessa del trasporto ferroviario.
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