Ita Airways, oggi il cda con il piano strategico
Ita Airways aggiunge un altro tassello nel percorso verso il futuro partenariato. Nell'attesa di capire se sarà con il tandem Msc-Lufthansa, che ha presentato una manifestazione di interesse su cui ora si deve esprimere il Tesoro, la compagnia italiana si prepara a varare il piano strategico
Enrica Piovan
Roma - Ita Airways aggiunge un altro tassello nel percorso verso il futuro partenariato. Nell'attesa di capire se sarà con il tandem Msc-Lufthansa, che ha presentato una manifestazione di interesse su cui ora si deve esprimere il Tesoro, la compagnia italiana si prepara a varare il piano strategico quinquennale, che sarà la base su cui costruire la futura alleanza. Il piano è sul tavolo del consiglio di amministrazione in programma oggi, che esaminerà anche la politica di remunerazione. All'ordine del giorno non c'è al momento la proposta di Msc-Lufthansa, ma non è escluso che, se il governo decidesse di portare il dossier già al Consiglio dei ministri di domani, il board si riunisca successivamente.
Il piano strategico rappresenta un passaggio cruciale per la costruzione dell'alleanza. Esso infatti determinerà il valore prospettico della compagnia sulla base del quale poi sarà possibile trattare con i futuri partner il tema delle quote azionarie. Si guarda al nuovo piano anche per capire quale sarà il futuro del marchio Alitalia, che Ita Airways ha acquistato per 90 milioni. La dirigenza della compagnia ha già annunciato di volerlo usare, rinviando i dettagli al piano strategico: «Abbiamo identificato una missione molto chiara», ha detto Altavilla, facendo l'esempio di altri operatori che hanno più marchi all'interno del loro portafoglio. Resta in forse l'esame da parte del consiglio di amministrazione della manifestazione di interesse arrivata una settimana fa da Msc e Lufthansa per acquisire la maggioranza di Ita: prima di arrivare in cda, serve il disco verde dell'azionista, il ministero dell'Economia, la cui valutazione è rimasta in questi giorni in attesa che si chiudesse la partita del Quirinale.
Ora che la situazione si è sbloccata, si attende dunque il via libera, cui potrebbe seguire un passaggio in consiglio dei ministri con un'informativa. Solo una volta ottenuto il via libera del Mef sarà possibile aprire la data room, alla quale Msc e Lufthansa hanno chiesto l'accesso esclusivo per un periodo di 90 giorni. Si punta a fare in fretta. Non appena ricevuto il placet del governo, «cominceremo a ragionare sul nuovo Piano integrato tra tutti e tre gli operatori», ha detto Altavilla in un'intervista a Mf, spiegando che il principio strategico che sottende questa potenziale partnership è creare una «rete di sicurezza» per evitare che Ita faccia la stessa fine di Alitalia: da una parte il gruppo della famiglia Aponte porterebbe la «rete di sicurezza del business cargo e di quello dei voli a noleggio collegati alle crociere», dall'altra Lufthansa garantirebbe «le sinergie di costo» e di rete.
Nonostante le sue dimensioni ridotte comunque la compagnia italiana non diventerà la low cost dei tedeschi, assicura l'amministratore delegato Fabio Lazzerini, spiegando che si sta lavorando anche ad un accordo con le Ferrovie per integrare treno e aereo. In questo quadro resta intanto alla finestra Delta, che segue gli sviluppi della proposta Msc-Lufthansa e assicura di voler rafforzare la partnership già esistente con Ita. In campo ci sarebbe anche Air France, anche se più con l'intento di ostacolare Lufthansa, dal momento che, non avendo ancora restituito gran parte degli aiuti legati al coronavirus, i francesi non possono entrare nel capitale di Ita.
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