Sospeso il fermo dei Tir, si prova la mediazione
Roma - Oggi al Tavolo sull'autotrasporto la viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, ha presentato la proposta di Protocollo d'intesa tra governo e associazioni, e in attesa della sottoscrizione le associazioni, che hanno manifestato l'esigenza di discutere

Roma - Oggi al Tavolo sull'autotrasporto la viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, ha presentato la proposta di Protocollo d'intesa tra governo e Associazioni, e in attesa della sottoscrizione le associazioni, che hanno manifestato l'esigenza di discutere l'intesa al loro interno, «si sono impegnate a scongiurare contestualmente anche il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto a garanzia della prosecuzione senza soluzione di continuità delle attività». Così fanno sapere dal Mims. l'Unatras aveva annunciato iniziative di protesta il 19 marzo. «Ne sono assolutamente convinta: un intervento sulle accise non è più rinviabile. Il caro carburante rischia di strozzare questo segmento che è strategico per il Paese, ripercuotendosi su altri settori ugualmente essenziali e di prima necessità. Bisogna agire adesso, con coraggio e determinazione. Dopo sarebbe troppo tardi». È con queste parole che la viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, ha aperto oggi pomeriggio, nella Sala Mappamondo al ministero, il tavolo Autotrasporto convocato l'8 marzo scorso: «In queste ultime settimane», ha detto ancora Bellanova, prima di entrare nel merito del Protocollo d'intesa proposto al Tavolo come punto di equilibrio tra le diverse parti interessate del settore «abbiamo lavorato senza sosta consapevoli delle difficoltà che il settore sta vivendo e della necessità di dare risposte anche a criticità strutturali aggravatesi nel tempo. È un lavoro che non si ferma con la messa a punto del Protocollo, che mi auguro trovi concordi tutti e possa essere sottoscritto già nei prossimi giorni, e che ovviamente ci vede impegnati insieme all'intera compagine governativa nel dare risposte a tutto il Paese sui costi dell'energia, sul caro carburante e materie prime, sulla evidente necessità di garantire un servizio essenziale come è quello dell' autotrasporto. L'interdipendenza tra settori prodottivi e logistica è evidente, ed è un'evidenza che abbiamo appreso una volta per tutte nei drammatici mesi del primo lockdown. Oggi facciamo un ulteriore passo in avanti, e voglio ringraziare e riconoscere alle associazioni di categoria il contributo importante per il confronto e l'apporto mai venuti meno. Segno evidente che più le questioni sono complesse più sono determinanti la relazione e la condivisione».
I PUNTI DELL'ACCORDO
Il Protocollo sancirà, una volta sottoscritto, il punto di equilibrio raggiunto con imprese di autotrasporto e committenza. Innanzitutto, il rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, elemento essenziale del contratto di trasporto e i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal ministero, da far diventare obbligatori per i contratti verbali. Quindi i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche mediante il coinvolgimento dell’Autorità garante per la Concorrenza e il mercato e del Comitato centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori, in aggiunta a quanto già in essere. Dunque la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci. Infine, le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo 1055/2020.
Nel Protocollo confermata, come ha sottolineato nel corso dell’incontro Bellanova, la firma di entrambi i ministeri interessati, Mims e il ministero dell'Economia, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che dunque adesso attende il via libera della Corte dei Conti; l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti; la valutazione già in corso, sul piano normativo, per esplorare ogni soluzione finalizzata ad evitare anche per il corrente anno l’applicazione alle imprese del settore del contributo richiesto dall’Autorità di regolazione dei trasporti.
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