Il ministro Costa: «Chiederemo ai comandanti di limitare i danni alla natura»
Roma - «Farò pervenire ai comandanti delle navi mercantili», attraverso «gli organi consolari delle rispettive bandiere, un formale provvedimento che imponga loro di adottare sin d’ora ogni misura ritenuta utile per limitare al massimo i danni».

Roma - «Farò pervenire ai comandanti delle navi mercantili», attraverso «gli organi consolari delle rispettive bandiere, un formale provvedimento che imponga loro di adottare sin d’ora ogni misura ritenuta utile per limitare al massimo i danni alle risorse naturali italiane. Ci troviamo all’interno del Santuario dei Cetacei Pelagos, in un’area particolarmente sensibile per la vita marina». Lo afferma, in modo abbastanza irrituale, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa a proposito della collisione di due navi a nord della Corsica aggiungendo che «ferma restando la competenza della Francia ad adottare le misure ritenute tecnicamente più idonee ad assicurare la risoluzione delle diverse problematiche scaturenti dal sinistro marittimo in questione, ho espresso la mia preoccupazione perché vengano adottate tutte le necessarie precauzioni per il disincastro delle navi».
Il ministero dell’Ambiente, si legge nella nota, «continua a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione al largo dell’estremità settentrionale della Corsica, in acque di giurisdizione francese, dove il 7 ottobre si è verificata una collisione tra due navi mercantili». Il ministero, «focal point italiano per il contrasto agli inquinamenti marini, sotto l’Accordo italo-francese-monegasco RamogePol-Plan - prosegue la nota - si è subito attivato inviando tre navi specializzate nel contenimento e recupero di prodotti inquinanti alle quali si è aggiunta una nave dell’Agenzia per la sicurezza marittima europea, oltre a mezzi aerei e navali della Guardia costiera italiana, anch’essi prontamente in loco immediatamente dopo l’accaduto».
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