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Migranti, il capitano della nave Lifeline condannato a pagare 10.000 euro

La Valletta - Il capitano della nave tedesca Lifeline, che l’anno scorso aveva salvato oltre 230 migranti nel Mediterraneo, è stato condannato a Malta.

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La Valletta - Il capitano della nave tedesca Lifeline, che l’anno scorso aveva salvato oltre 230 migranti nel Mediterraneo, è stato condannato a Malta ad una pena pecuniaria di 10 mila euro. Una somma, come precisato dai portavoce della Ong di Dresda, che il capitano Claus-Peter Reisch dovrà versare a organizzazioni di volontariato locali. Nel giugno del 2018 la Lifeline aveva salvato oltre 230 profughi al largo della costa libica. Un tribunale a La Valletta ha ora sentenziato che la nave aveva viaggiato nelle acque maltesi senza le registrazioni a norma di legge. Alex Steier, il portavoce della Lifeline, ha ribadito l’innocenza del capitano e ha annunciato che ricorrerà in appello: «È chiaro che si tratta di un verdetto politico, che non ha niente a che vedere con il diritto». L’imbarcazione è ancora sotto sequestro. Dopo il salvataggio, alla nave - che batte bandiera olandese - venne negato l’attracco a Malta finché diversi Paesi europei non acconsentirono ad accogliere i migranti.

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