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Positivo al Covid-19 il capitano (licenziato) della portaerei Roosevelt

Intervistato domenica dalla Cnn, il segretario alla difesa Mark Ester ha riferito che a bordo ci sono 155 membri dell’equipaggio che si sono presi il Covid-19, tutti casi il lieve e il moderato e che finora nessuno è stato ricoverato in ospedale

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(afp)

Washington - Brett Crozier, il capitano della portaerei nucleare USS Theodore Roosevelt, che aveva scritto una lettera in cui esponeva le sue preoccupazioni sulla diffusione del Covid-19 sulla sua nave e che è stato licenziato per questo, è risultato positivo al nuovo coronavirus. Lo scrive il New York Times, al quale due colleghi dell’Accademia Navale di Crozier hanno raccontato che l’alto ufficiale ha cominciato ad avere sintomi del coronavirus prima di essere licenziato e di essere accompagnato fuori dalla nave giovedì scorso. Un portavoce della Marina non ha commentato.

Intervistato domenica dalla Cnn, il segretario alla difesa Mark Ester ha riferito che a bordo ci sono 155 membri dell’equipaggio che si sono presi il Covid-19, tutti casi il lieve e il moderato e che finora nessuno è stato ricoverato in ospedale e circa la metà di quanti a bordo sono stati sottoposti a test. Giovedì scorso i marinai avevano salutato con un lungo applauso il loro capitano, mentre sbarcava per l’ultima volta dalla nave, dopo essere stato rimosso dall’incarico per aver difeso i suoi uomini contro la pandemia del Covid-19. I marinai gli avevano silenziosamente reso omaggio con il saluto militare e, quando era arrivato alla passerella della nave, si erano lasciati andare in un lungo applauso urlando il suo nome, «Captain Crozier, Captain Crozier», nonostante ormai lui fosse un ex. «Non siamo in guerra. I marinai non devono morire», aveva scritto il capitano, nella lettera in cui chiedeva che l’equipaggio fosse sbarcato perchè c’erano stati casi di contagio a bordo. Ma il segretario della Marina, Thomas Modly, non aveva gradito: «Non siamo in guerra nel senso tradizionale della parola, ma non siamo nemmeno completamente in pace», ha spiegato, annunciandogli il benservito. In difesa di ’captain Crozier’ era sceso in campo anche Tweed Roosevelt, pronipote del leggendario presidente americano: con un editoriale sul New York Times, aveva scritto che «Captain Crozier è un eroe e il mio bisnonno sarebbe stato d’accordo». La portaerei americana, fiore all’occhiello della Marina degli Stati Uniti, è soprannominata il ’grande bastonè e ha un’autonomia praticamente illimitata.

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