Controlli e monitoraggio per tutelare Genova
Serrati controlli come deterrente e un’attenta analisi dei dati sulle emissioni. Sono gli strumenti con cui Capitaneria di porto di Genova e Arpal hanno garantito il proprio impegno per il problema dell’inquinamento navale
di V. Fe.
Emissioni dalla ciminiera di una nave
(afp)Genova – Serrati controlli come deterrente e un’attenta analisi dei dati sulle emissioni. Sono gli strumenti con cui Capitaneria di porto di Genova e Arpal hanno garantito il proprio impegno per il problema dell’inquinamento navale.
Una risposta alle preoccupazioni dell’associazione “Cittadini per l’aria” emerse nel convegno di ieri “Verso un trasporto marittimo pulito nel Mediterraneo”. Nel mirino, soprattutto, i valori della qualità dell’aria proprio nelle zone portuali genovesi.
L’Arpal sta cercando di fornire una risposta documentata grazie ad “Aer Nostrum - Aria bene comune”, un osservatorio transnazionale che monitora le emissioni nei porti. I dati finali saranno resi pubblici il prossimo anno, mentre quelli in tempo reale sono disponibili sul sito dell’Agenzia. Un ruolo importante potrebbe giocarlo l’International maritime organisation (Imo), che intende costituire una “zona Eca” (Emission control area) nel Mediterraneo a partire da dicembre: uno spazio marino in cui le navi devono viaggiare utilizzando combustibile a basso tenore di zolfo, già in vigore da anni nell’Europa settentrionale.
Per Kare-Press Kristensen di Green Transition Denmark, le Eca portano "notevoli benefici per la salute e l’economia, senza comportare grossi aumenti in termini di costi”. “A Genova stiamo di fatto anticipando l’Eca”, ha spiegato Nicola Stasi, comandante della Capitaneria. Il riferimento è al Genoa Blue Agreement, accordo volontario che prevede un passaggio anticipato delle navi a un combustibile a più basso tenore di zolfo: “L’Italia è fra i Paesi europei che svolge più controlli preventivi. Se la nave non rispetta i requisiti viene trattenuta: un deterrente per gli armatori, per il costo di avere una nave ferma”.
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