San Diego raddoppia le banchine elettrificate
Il porto di San Diego ha annunciato che per la prima volta due navi da crociera hanno utilizzato contemporaneamente l'alimentazione da terra invece di far funzionare i loro motori diesel mentre erano all'ormeggio nel porto californiano

Le due navi mentre predono corrente da terra San Diego
Monfalcone – Il porto di San Diego ha annunciato che per la prima volta due navi da crociera hanno utilizzato contemporaneamente l'alimentazione da terra invece di far funzionare i loro motori diesel mentre erano all'ormeggio nel porto californiano.
In precedenza, solo una nave da crociera alla volta poteva collegarsi. La “Disney Wonder” di Disney Cruise Line e la “Insignia” della Oceania Cruises sono state le prime due unità passeggeri a utilizzare contemporaneamente l'alimentazione da terra a San Diego.
La presenza di due “prese” di corrente a terra presso i terminal delle navi da crociera si tradurrà in una riduzione complessiva di almeno il 90% degli inquinanti nocivi (mentre le navi sono attraccate) come gli ossidi di azoto (NOx) e il particolato diesel (Dpm), nonché una riduzione delle emissioni di gas serra.
Il porto sta inoltre rispettando i regolamenti del California Air Resources Board (Carb) che richiedono essenzialmente a tutte le navi da crociera che fanno scalo nei porti della California di utilizzare l'alimentazione da terra a partire dal primo gennaio 2023.
Il raddoppio della possibilità di alimentare da terra le navi ai terminal crociere è tra i molti sforzi di elettrificazione in corso a sostegno della Maritime Clean Air Strategy (Mcas) del porto, la più ambiziosa strategia per l'aria pulita del suo genere nello stato e probabilmente nell'intero paese, ha dichiarato l’autorità portuale locale.
Il Mcas e la sua visione "Health Equity for All" rappresentano l'impegno del porto per la giustizia ambientale, in particolare aria più pulita per tutti coloro che vivono, lavorano ed operano nella baia di San Diego e nei dintorni.
L'alimentazione da terra necessita di un’attrezzatura specializzata lato banchina che comprende un trasformatore appositamente progettato e un sofisticato sistema di cavi, interruttori automatici e circuiti di controllo.
Per creare questo insolito sistema di alimentazione le navi devono essere dotate di hardware e automazione personalizzati che collegano la rete elettrica della nave alla rete locale a terra. L'energia viene trasmessa dal trasformatore a terra alla nave tramite più cavi elettrici flessibili del diametro di 3,5 pollici.
Fa specie che poi l'effettiva connessione via cavo alla nave è una tradizionale, anche se abbastanza grande, spina e presa. Il tempo necessario per collegare una passeggeri alla presa e spegnere i generatori diesel è di circa 40 minuti dopo che la nave è stata ormeggiata.
Sono passati oltre 20 anni da quando la “Princess Cruises” ha introdotto nel 2001 l’utilizzo del cold ironing in Alaska. Questa tecnologia è cresciuta ed è utilizzata da varie compagnie in città portuali tra cui Seattle (dal 2005), Vancouver (2009), San Diego (2010), San Francisco (2010), Los Angeles (2011), New York (2012) e Halifax (2014), nonché a livello internazionale a Shanghai e Kristiansand (Norvegia), con sempre più città portuali che abilitano le proprie banchine all'alimentazione da terra.
E nel nostro Paese? Ovviamente siamo indietro anche se c’è la speranza che i fondi del Pnrr possano finalmente permettere ai porti italiani di dotarsi di queste infrastrutture fondamentali per ridurre l’inquinamento.
Questa sensibilità verde è sempre stata applaudita dalle comunità locali e dai residenti. Inoltre se per alimentare le navi viene sfruttata principalmente l’energia idroelettrica, si dribbla in questo modo le polemiche dei critici del cold ironing che lo ritengono solo uno strumento per spostare l’inquinamento da un posto all’altro. Infatti quest’ultimo verrebbe generato dove si trovano le centrali elettriche per produrre la corrente per le navi, se queste non usano carburanti verdi, ad esempio il carbone.
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