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Sette domande sui cavidotti

Le rotte di Internet | Focus

Con la posa del nuovo cavo internet sottomarino Blue Med e il suo approdo nella centralina di Genova, la Liguria vuole diventare uno snodo fondamentale per il traffico di dati tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia

di Francesco Margiocco
3 minuti di lettura

La nave "Cs Recorder"

 

Genova – Con la posa del nuovo cavo internet sottomarino Blue Med e il suo approdo nella centralina di Genova, la Liguria vuole diventare uno snodo fondamentale per il traffico di dati tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia.

1) Cos’è Blue Med?
È il cavo sotto il mare progettato e finanziato da Sparkle, operatore internet del gruppo Tim, proprietario di una rete in fibra che si estende nel mondo per oltre 600 mila chilometri. Da Genova scende a Palermo con diramazioni verso Bastia, in Corsica, Golfo Aranci, in Sardegna, Pomezia, a sud di Roma, El Kala, in Algeria, Biserta, in Tunisia, Tripoli e Derna, in Libia, Chania, a Creta, Marmaris, in Turchia, Yeroskipou, a Cipro. Fa parte del più ampio Blue Raman, realizzato da Google in collaborazione con Sparkle e altri operatori internazionali, e che prosegue fino a Mumbai, in India, passando per Israele, Giordania, Mar Rosso e Mare Arabico. A Sud-Ovest di Genova, un’altra diramazione del Blue Med raggiungerà, sempre via mare, Marsiglia, mentre a nord del capoluogo ligure il cavo prosegue via terra a Milano, capitale italiana dei centri dati e snodo Internet che collega l’Italia al Nord Europa.

2) Chi e quando poserà il cavo?
L’infrastruttura sarà realizzata grazie alla nave posacavi “Cs Recorder” della compagnia francese Alcatel Submarine Networks, oggi di proprietà della finlandese Nokia. È una della cinque grandi compagnie al mondo specializzate in questo tipo di attività. Le altre sono SubCom, Nec, Hmn Tech, Xtera. Insieme, hanno una flotta di circa 60 navi. Entro fine maggio, secondo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Sparkle, Enrico Bagnasco, il Blue Med raggiungerà Palermo. Tra il dicembre del 2023 e il marzo del 2024, secondo Jayne Stowell, negoziatore strategico di Google, incaricata di gestire i lavori del Blue Raman, il cavo raggiungerà Mumbai.

3) Di cosa è fatto e quanto è spesso?
Sono due cavi per la precisione, ciascuno a sua volta formato da quattro coppie di cavi in fibra ottica, una per senso di marcia. La presenza di più cavi è una garanzia: se uno si danneggia, c’è la riserva. La fibra ottica è formata da filamenti di vetro più sottili di un capello. Le quattro coppie di cavi sono racchiuse n un tubo del diametro di una manichetta da giardino. Da Genova il cavo scende in mare a Punta Vagno, nel quartiere della Foce, e, per i primi 900 metri, procede all’interno di un grande cavidotto del diametro di 76 centimetri, che sostiene otto cavidotti più piccoli ciascuno del diametro di 14 centimetri. Serve a impedire che nella zona più pericolosa per il cavo, quella vicino al porto, il passaggio e l’ancoraggio di navi e barche lo danneggi. Degli otto sotto-cavidotti, due sono occupati da Sparkle, gli altri sei saranno a disposizione, a noleggio, di chi vorrà occuparli: “Siamo in trattativa con due gruppi”, ha dichiarato ieri Bagnasco. Usciti dai 900 metri di bore pipe i cavi proseguono adagiati in una trincea scavata con una profondità di circa un metro sul fondale. Ogni cavo è formato dalle sue quattro coppie di fibre e racchiuso in un tubo più piccolo del sotto-cavidotto, la manichetta.

4) Quanto costa? Chi lo paga?
Soltanto la parte genovese, il bore pipe e la prosecuzione via terra fino alla stazione di approdo nel quartiere del Lagaccio, ha un costo stimato da fonti vicine a Sparkle in otto milioni di euro. Il costo complessivo del Blue Raman, secondo stime non ufficiali pubblicate su diversi giornali e siti d’informazione e non smentite, è di 400 milioni di dollari. Il costo è diviso tra Google, che è il principale finanziatore dell’opera, Sparkle e gli altri soci nell’impresa i cui nomi non sono ancora noti: “Lo saranno presto, ognuno di loro farà degli annunci a mezzo stampa nei prossimi mesi” spiega Stowell.

5) Quali sono le prestazioni?
I cavi più evoluti attualmente in funzione sono in grado di trasportare 224 Terabit al secondo. Il Blue Med e Blue Raman trasporterà, spiega Stowell, “400 Terabit al secondo”: 400 Terabit al secondo equivalgono, dice Bagnasco, a “20 volte il traffico che l’Italia produce oggi ogni giorno su Internet”.

6) Quanti sono i cavi sottomarini nel mondo?
Secondo la società di ricerca americana Telegeography, i cavi Internet sottomarini in funzione sono 552 per una lunghezza complessiva di 1,4 milioni di chilometri. Alcuni cavi sono abbastanza corti, come il CeltixConnect di 131 chilometri tra Regno Unito e Irlanda. L’Asia America Gateway, il più lungo, è di 20 mila chilometri. Il Blue Raman sfiorerà gli 8.000 chilometri.

7) Il cavo porterà lavoro a Genova?
Un cavo non basta. Al momento sono in costruzione altri due cavi con approdo a Genova: oltre al Blue Med, il 2Africa che è finanziato dal colosso dei social Meta-Facebook. Un terzo cavo, l’India Europe Express, arriverà a Vado Ligure, Savona. La loro presenza dovrebbe attrarre società di fornitura di servizi su Internet e altre aziende che vorranno cogliere l’occasione della grande capacità di rete messa a disposizione. Sarà compito della politica locale creare le condizioni che rendano conveniente per le imprese investire a Genova. Marsiglia, che è lo snodo di 14 cavi sottomarini, c’è riuscita ed è cresciuta economicamente perché ha creato un data center aperto in cui chiunque, internet service provider, cloud service provider, produttori di contenuti, trova un posto, a condizioni vantaggiose, per agganciarsi alla rete.

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