Grendi, fatturato +25% a 88 milioni
Nel 2022 il fatturato consolidato ha raggiunto quota 88 milioni di euro (+25% sul 2021) consolidando il ritmo di sviluppo degli ultimi anni e mettendo a segno un incremento del 133% rispetto al 2017

La "Rosa di Venti" a Marina di Carrara
Genova - Nel 2022 il fatturato consolidato ha raggiunto quota 88 milioni di euro (+25% sul 2021) consolidando il ritmo di sviluppo degli ultimi anni e mettendo a segno un incremento del 133% rispetto al 2017.
Un imbarco di pale eoliche
Nello stesso arco di tempo si è rafforzato anche il patrimonio netto, cresciuto di oltre tre volte fino a 27,4 milioni. Sono queste alcune delle prime evidenze emerse dal bilancio consolidato del gruppo Grendi, attivo nel settore della logistica da quasi due secoli.
Operazioni intermodali
Incrementi a due cifre per entrambe le società operative del gruppo: Ma Grendi dal 1828 e Grendi Trasporti Marittimi. In particolare +16% per il fatturato caratteristico della società specializzata nei trasporti via terra e collettame a fronte di 1,7 milioni di quintali trasportati (+28%) nelle regioni di Centro e Sud Italia, di cui circa la metà in Sardegna e di 83.800 mila container (teu) (+3%) e 50.500 rotabili (+59%) relativo ai trasporti marittimi.
Il terminal di Marina di Carrara dal 2016 è lo scalo di riferimento del gruppo che nel 2022 vi ha fatto transitare 3,1 milioni di tonnellate di merci, pari al 57% del totale dei traffici movimentati nel porto sul Tirreno, impiegando oggi 32 dipendenti.
L’intermodalità è una delle direttrici di sviluppo in questo scalo in cui il gruppo aspira ad ampliare gli spazi, attualmente pari a 45 mila metri quadrati. In particolare tra luglio e dicembre 2022 sono stati operati 36 viaggi andata e ritorno dalla Sardegna all’Emilia Romagna su ferrovia per trasportare 2.360 teu (pari al 2,8% del totale dei teu trasportati dal gruppo).
È in fase di progettazione l’incremento da quattro a sette i viaggi andata e ritorno settimanali: “Una logistica sostenibile ed efficiente è un anello necessario per la catena del valore e lo sviluppo economico delle imprese del territorio. Per questo nel prossimo futuro vi è il potenziamento dell’offerta di intermodalità ferroviaria da Marina di Carrara, dove l’Autorità di sistema portuale ha investito in nuova capacità e infrastrutture, per servire diversi punti di arrivo ed origine nel Nord Italia. Inoltre siamo impegnati a intercettare anche le necessità di trasporto di importanti aziende alimentari con il traffico in discesa dei container verso la Sardegna, garantendo migliori performance di sostenibilità” commenta Antonio Musso, amministratore delegato della Grendi Trasporti Marittimi e della società Mediterranean Intermodal Operator (Mito).
Proprio la Mito in Sardegna il Gruppo conta sui terminal di Olbia (10 mila metri quadrati a servizio del Nord dell’Isola) e di Cagliari con 80 mila metri quadrati dedicati al traffico ei traghetti merci e 145 mila metri quadrati per il traffico container caricato e scaricato con le gru di bordo, gestito con il terminal internazionale Mito che ha movimentato 57.600 teu nel 2022 (+92% rispetto al 2021).
Il terminale di Cagliari è lo snodo logistico per il mercato internazionale, per effetto del suo posizionamento centrale nelle rotte principali del Mediterraneo. Nel 2022 ha ottenuto un ampliamento della concessione a 620 metri di banchina e quindi maggiori spazi per lo stoccaggio di container vuoti a servizio dei grandi vettori.
Inoltre entro aprile è prevista l’operatività del nuovo magazzino di 10 mila metri quadrati in costruzione nel retroporto di Cagliari, che raddoppia la capacità esistente con un investimento di 10 milioni di euro, parte del programma di investimenti 2019-2023 di circa 22 milioni.
È il primo investimento all’interno della Zes (Zona economica speciale) di Cagliari per rafforzare la capacità logistica per i clienti che devono organizzare processi di rifornimento efficiente delle merci soprattutto per la grande distribuzione organizzata.
Al via anche Grendi Holding società benefit, per una crescita sempre più manageriale: “I processi di crescita vanno gestiti con attenzione per mantenere i ritmi di sviluppo che abbiamo ottenuto finora e per portare avanti l’offerta rivolta anche a grandi gruppi industriali e alla grande distribuzione di una logistica sempre più integrata e sostenibile. La nostra è un’impresa familiare alla sesta generazione che punta sempre più sullo sviluppo manageriale per continuare a crescere. Per questo è stata creata Grendi Holding con il compito di indirizzare e coordinare la strategia del gruppo ed erogare i servizi per tutte le controllate, con una nuova funzione di coordinamento operativo il cui responsabile è il direttore operatitvo o Coo (Chief Operating Officer) Riccardo Stabellini, con significative esperienze nel settore logistico tra cui Barilla, Number One, Italtrans. Sui nove membri del consiglio di amministrazione della holding, in linea con i modelli di governance più avanzati, i consiglieri indipendenti contano per un terzo così come la presenza femminile” spiega Costanza Musso, amministratrice delegata Ma Grendi dal 1828 Società Benefit.
Ad orientare la crescita del gruppo contribuiscono anche periodiche indagini su clienti, collaboratori strategici e dipendenti – quest’ultimi cresciuti dell’85% negli ultimi cinque anni arrivando oggi a contare 157 unità – e il potenziamento della formazione e welfare aziendale, una combinazione che ha concorso al miglioramento del clima aziendale così come registrato dall’annuale indagine sottoposta a tutti i collaboratori.
Continua poi l’attenzione per il territorio nel quale si opera con il supporto a progetti per la comunità individuati dal neonato comitato interno per la responsabilità sociale composto dai dipendenti delle diverse sedi.
Il gruppo Grendi è stato il primo operatore marittimo italiano a modificare lo statuto e diventare società benefit nel 2021. Nel mirino vi è ora la certificazione B Corp (circa 200 le società italiane certificate ma solo una nel settore logistico), nuovo riconoscimento dell’impegno costante per un impatto rigenerativo rispetto ai propri processi.
Per questo a dicembre 2022 è stato richiesto all’ente di certificazione B Lab l’avvio del processo di certificazione. Per la riduzione dell’impatto ambientale Grendi ottimizza le operazioni di trasporto, privilegiando unità di carico che saturano al meglio i mezzi, organizzando le rotte in modo da minimizzare i chilometri percorsi su strada a vantaggio delle tratte ferroviarie e marittime e utilizzando l’innovativo sistema di carico a cassette che permette di velocizzare le operazioni in porto (passate da 28 teu l’ora a 120 teu l’ora).
Infine, tra le più recenti attività per la decarbonizzazione si segnalano la crescita dei volumi diretti su Olbia per la distribuzione nel Nord Sardegna che ha portato ad una riduzione di 1,2 milioni di chilometri dei viaggi su camion per le strade interne alla regione; due nuovi collegamenti intermodali (nave-treno) da Marina di Carrara per traffici destinati in Emilia Romagna in uscita dalla Sardegna per il comparto delle piastrelle con 110 camion alla settimana tolti dalla strada e conseguente riduzione di emissioni climalteranti; 10 nuovi furgoni elettrici per le operazioni di distribuzione ultimo miglio delle merci a Cagliari e Olbia; un investimento in un sistema di monitoraggio in tempo reale dei consumi elettrici e idrici in fase di implementazione nelle principali sedi operative; l’accordo Grendi-Sunprime per la costruzione di impianti a pannelli solari sui tetti dei magazzini per una potenza totale di 2,9 megawatt.
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