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L’Iran pensa a un terminal petrolifero nel Mare dell’Oman

Genova - L’oleodotto, lungo circa mille chilometri, porterà petrolio da Goreh a Bushehr fino al porto di Jask, rendendolo «strategicamente importante».

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Genova - L’Iran ha annunciato l’intenzione di creare un nuovo terminal petrolifero nel Mare dell’Oman per realizzare una rotta alternativa per l’esportazione del suo greggio e per permettere alle petroliere di aggirare lo Stretto di Hormuz. Lo ha annunciato il ministero del Petrolio iraniano sul sito ‘Shanà, spiegando che la Compagnia nazionale petrolifera ha firmato un contratto del valore di circa 52 milioni di dollari con tre compagnie locali per realizzare un oleodotto. La pipeline passerà dalla provincia di Bushehr nel Golfo fino a Bandar-e-Jask nel Mare dell’Oman, sull’altro versante dello Stretto di Hormuz. «La costruzione della pipeline Goreh-Jask e il terminal di esportazione petrolifera al porto di Jask sono tra le nostre priorità», ha scritto Shana. L’oleodotto, lungo circa mille chilometri, porterà petrolio da Goreh a Bushehr fino al porto di Jask, rendendolo «strategicamente importante», ovvero «il secondo più grande terminal di esportazione di greggio del paese», ha riferito Shana. La prima esportazione potrebbe avvenire entro i prossimi 18 mesi, ha detto l’agenzia di stampa Irna.

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