Addio all’armatore Stefano Telesio
Si è spento Stefano Telesio, fondatore della compagnia di navigazione Carboflotta negli anni Cinquanta del secolo scorso, dalla suddivisione delle attività avviate a inizio Novecento da Giovanni Battista Bibolini tra le famiglie Telesio, Lolli Ghetti, Bibolini e Cao di San Marco

Da sinistra, tre grandi figure del mondo armatoriale che non ci sono più: Stefano Telesio, Antonio d'Amico e Aldo Grimaldi
Genova – Si è spento Stefano Telesio, fondatore della compagnia di navigazione Carboflotta negli anni Cinquanta del secolo scorso, dalla suddivisione delle attività avviate a inizio Novecento da Giovanni Battista Bibolini tra le famiglie Telesio, Lolli Ghetti, Bibolini e Cao di San Marco.
La compagnia ha controllato e gestito diversi tipi di navi (da crico e rinfusiere, cisterne per il greggio, i prodotti raffinati, quelli chimici, il gas oltre a rimorchiatori d’altura) attraverso le sue diverse società operative.
Nel corso degli anni, la società si è progressivamente specializzata nel settore del trasporto del gas, e oggi possiede e gestisce una flotta di tre navi cisterna per il trasporto del gas di petrolio liquefatto (Gpl), che operano principalmente in Centro America, Brasile e Stati Uniti.
“Tutta la Confederazione italiana armatori è in lutto ed esprime ai figli Enrico e Paola e a tutta la loro famiglia il profondo cordoglio per la scomparsa di Stefano Telesio - afferma Mario Mattioli, Presidente di Confitarma -. Il nostro shipping ha perso un importante protagonista, un grande imprenditore del mare. Uomo esemplare per stile ed etica, silenziosamente ha guidato sin dalla metà degli anni Cinquanta il suo gruppo armatoriale che oggi, forte della sua lunga tradizione ed esperienza, possiede e gestisce una importante flotta di navi tankers LPG. Stefano Telesio è stato sempre molto legato alla nostra Confederazione, presente nel Consiglio Confederale sin dal 1977, e membro del Comitato Esecutivo dal 1982 al 1994. Nel 1997 ha ceduto il suo posto al figlio Enrico continuando a manifestare la sua appartenenza a Confitarma. Quando negli anni Novanta ho iniziato la mia vita associativa - afferma Mattioli - noi giovani guardavamo con grande rispetto e ammirazione quel gruppo di grandi armatori di cui Telesio faceva parte. Lo ricordo con grande simpatia per il suo sottile humor genovese e sempre con la sua immancabile pipa in mano. Ci mancherà”.
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