Migliora la puntualità delle navi
“Dal punto di vista marittimo i noli si stanno abbassando ed è una buona notizia perché vuol dire che non ci sono costi così esorbitanti da pagare per far viaggiare i nostri container sulle navi. E l'affidabilità delle nostre navi sta migliorando” lo Alessandro Panaro di Srm

Una nave della Cosco ad Amburgo
(reuters)Genova – “Dal punto di vista marittimo i noli si stanno abbassando ed è una buona notizia perché vuol dire che non ci sono costi così esorbitanti da pagare per far viaggiare i nostri container sulle navi. E l'affidabilità delle nostre navi sta migliorando: nel primo periodo dell'anno avevamo circa il 30-35% delle navi che arrivavano in orario, perché a causa della pandemia i terminal avevano carenza di personale e le navi erano costrette ad aspettare in rada e fare ritardi. Oggi siamo saliti al 40-46%. Ma vuol dire che c'è un altro 50% di navi e oltre che continuano ad arrivare con un ritardo di sei-sette giorni”: Alessandro Panaro, responsabile dell'area di ricerca marittima e sull’energia del centro studi Srm, fa il punto della situazione al convegno Shipping, Forwardings & Logistic Meets Industry, Seaside Edition all'Acquario di Genova, parlando dell'ingorgo globale creatosi a causa di pandemia e guerra in Ucraina. “Indiscutibilmente c'è un miglioramento ma solo dal punto di vista tecnico, non economico” sottolinea Panaro, e aggiunge che “fin quando non finirà il conflitto e non riprenderanno, ad esempio, le rotte sul Mar Nero che può sembrare piccolo ma è un mare sul quale passano rotte fondamentali, ad esempio dal punto di vista dei cereali, sia rotte energetiche, in cui molti porti italiani sono protagonisti, fanno greggio e raffinato, non si potrà parlare di miglioramento”.
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